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Bonus facciate: ecco a cosa fare attenzione e cosa cambia

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Salvatore Dimaggio

I bonus per l’edilizia sono diventati una questione sempre più spinosa.

Da un lato sono sempre molto desiderati dagli italiani e da un settore come quello edile che da tempo attraversava gravi difficoltà, ma dall’altro con i rincari delle materie prime rischiano di avere poco effetto. Ed è noto che il governo Draghi voglia progressivamente limitare i bonus. Ma vediamo le novità relative al bonus facciate. Innanzitutto è nel decreto rilancio voluto dal governo Conte il bonus facciate ha fatto il suo debutto. È un bonus che riguarda operazioni di restauro della facciata esterna degli edifici. È stato ampiamente chiarito nel corso del tempo che la facciata deve essere solo quella esterna, pertanto le facciate interne che non siano visibili dalla strada non possono beneficiarne.

Cura dimagrante

Si tratta di una detrazione di imposta della quale beneficia appunto chi pone in essere queste operazioni. Ovviamente il pagamento con cui viene fatta questa opera di ristrutturazione deve essere tracciabile. Di conseguenza i pagamenti vanno fatti mediante bonifico. Alcune banche prevedono moduli pensati appositamente per questo scopo e ciò ovviamente semplifica la vita dei clienti. Ma ci giunge notizia del fatto che talune banche non vadano in questa direzione. Per chi vuole beneficiare del bonus non cambia nulla, perché basterà inserire nella causale “Articolo 1, commi 219-224, della legge n. 160 del 27 dicembre 2019”. Ma a quanto pare il bonus facciate nel 2022 dovrebbe essere ridotto al 60% e vedremo come si evolverà questa materia perchè non c’è niente di certo per ora.

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Ad ogni modo varie fonti parlano di una notevole cura dimagrante per questo bonus. Insomma nella bozza non si legge più del 90%, ma di un più risicato 60%.

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Che Draghi volesse ridurre la portata dei bonus era cosa nota. Vedremo se effettivamente sarà confermata questa percentuale del 60%.

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