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Paura sulle criptovalute: i regolatori potrebbero distruggerle

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Salvatore Dimaggio

Ultimamente le crypto si stanno dimostrando piuttosto deboli. Anzi le principali criptovalute negli ultimi giorni sono arrivate a perdere più del 10%.

Secondo molti ciò sarebbe dovuto ad una normativa che il presidente Biden ha introdotto su questo particolare comparto. Ma il timore che serpeggia tra gli addetti ai lavori è che questo intervento di Biden sia solo il primo dei tanti interventi e non solo negli Stati Uniti. Non è un mistero per nessuno che la crescita selvaggia delle criptovalute sia stata resa possibile anche grazie al fatto che non siano regolamentate in nessun modo. Le criptovalute sono nate come un esperimento un po’ anarchico e visionario. L’esperimento di chi voleva creare delle valute virtuali non emesse da nessuna banca eppure non falsificabili in alcun modo.

Potrebbero stravolgere tutto

Questo strano esperimento però è arrivato a crescere tantissimo tanto che oggi valgono 3000 miliardi di dollari nel complesso. C’è chi le guarda con sospetto ma ci sono anche tanti investitori istituzionali che le guardano con sempre maggiore interesse. Anche sul fronte dell’adozione delle criptovalute le cose stanno cambiando. Le crypto sono sempre più utilizzate nei vari circuiti di pagamento. Però ormai i regolatori desiderano sottoporle a forme di regolamentazioni che evitino abusi e che garantiscano anche un minimo gli utenti. Ma una volta che queste regole saranno approntate le criptovalute continueranno ad essere così attraenti? Ma soprattutto non si sa ancora nulla su come saranno queste regole e come potrebbero arrivare a stravolgere il mercato.

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Ecco perché l’attuale debolezza potrebbe essere solo l’inizio di un vero e proprio crollo, laddove le regolamentazioni imposte dei vari stati dovessero essere particolarmente rigide e restrittive.

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Tra gli addetti ai lavori c’è ansia perché non si sa ancora nulla della piega che prenderà questa ondata di regolamentazioni.

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