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Novità Bonus casa: attestazione congruità in forma libera. Vediamo quando

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Salvatore Dimaggio

Il decreto antifrodi è stato uno strumento certamente utile per cercare di circoscrivere le tante truffe poste in essere con il bonus casa.

Tuttavia questo decreto ha finito per creare una grande confusione in merito al bonus e per renderlo più sconveniente è più complesso. Dal mondo dell’edilizia tanti si sono lamentati della nuova normativa e così arrivano progressivamente i chiarimenti. Sono chiarimenti preziosi perché molti italiani ormai hanno paura di porre in essere comportamenti illeciti o comunque non in linea con la normativa senza neppure rendersene conto. Questo, unito ai pesantissimi rincari che hanno coinvolto il mondo dell’edilizia ha creato problemi di non banale entità. L’Agenzia delle Entrate mediante la circolare 16/E del 29 novembre ha chiarito un punto molto importante. L’Agenzia delle Entrate spiega che l’attestazione della congruità delle spese che è un documento fondamentale per poter ottenere la cessione del credito oppure sconto in fattura per quanto riguarda i bonus ordinari può essere realizzata anche in una forma libera.

Vediamo in quali casi

Dunque questa è una bella comodità. L’Agenzia delle Entrate sottolinea dunque che in questo caso non è necessaria una forma predeterminata. Ma ciò non vale per tutti. Infatti, tutto ciò vale soltanto come norma residuale. Chiariamo meglio. Se qualche altra normativa prevede qualche forma particolare, allora la forma particolare sarà obbligatoria. Ma se nessun provvedimento specifico prevede una forma particolare per l’attestazione della congruità delle spese, ecco che essa potrà essere fatta, appunto, in forma libera. Un chiarimento importante, ma le proteste del mondo dell’edilizia non si placano.

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Infatti il decreto antifrode ha creato un clima di sfiducia da parte dei committenti e, come si diceva, questo è capitato purtroppo proprio insieme ad un forte aumento delle materie prime.

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Insomma dal comparto dell’edilizia si lamenta una situazione critica che rischia concretamente di vanificare l’impatto positivo del bonus casa.

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