Il reddito di cittadinanza continua ad essere al centro di un’aspra battaglia politica. Ma dal 2022 tante cose cambiano.
Il MoVimento 5 Stelle che lo ha proposto e fortemente voluto lo difende. Ma sono tante le forze politiche che ne chiedono l’abolizione. La Lega per esempio ha chiesto che per reperire i fondi contro il caro bolletta si riducano drasticamente quelli dedicati al reddito di cittadinanza. Anche i renziani e Fratelli d’Italia sono sulla stessa lunghezza d’onda e criticano aspramente il Reddito di Cittadinanza. Sicuramente un grosso motivo di critica al reddito di cittadinanza deriva dai tantissimi casi emersi di quei cittadini che percepivano il reddito pur essendo non in condizioni di averne diritto ed in certi casi addirittura proprio benestanti. Quando sui giornali leggiamo di percettori del reddito di cittadinanza con la Ferrari chiaramente questo non può che dare forza quei partiti che ne chiedono l’abolizione. Ma tanti nel 2022 rischiano di perderlo.
Una stretta su più fronti
Innanzitutto perché basta dire di no alla seconda proposta di lavoro per perderlo. E con le nuove regole la seconda proposta di lavoro può provenire da qualsiasi parte d’Italia e può essere anche un semplice lavoro di tre mesi. Dunque basta dire di no ad un lavoro che magari è economicamente sconveniente per perderlo. Ma soprattutto ci sarà una forte stretta per quanto riguarda i controlli. I controlli saranno molto più serrati e basterà la minima infrazione per vederlo saltare. Importante anche capire come si spendono i soldi del reddito di cittadinanza. Infatti i soldi del reddito devono andare soltanto a beni di prima necessità e chi dovesse acquistare beni fuori da quelli espressamente previsti anche qui rischierebbe grosso.
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Ma ovviamente c’è tutto il capitolo Isee, che va ricalcolato e può far saltare tutto.
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Il controverso parametro dell’Isee può lasciare fuori dalla platea di percettori, tanti che invece ne hanno bisogno.