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Il fisco ha 5 anni per scovare i Bonus casa gonfiati e gli italiani tremano

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Salvatore Dimaggio

I Bonus casa stanno diventando un incubo per tanti italiani.

Sono stati certamente un grande motore di ripresa per il paese e tantissimi ne hanno approfittato a piene mani. Tuttavia c’è anche chi ne ha abusato. Il governo qualche mese fa si è reso conto che con la generosità con la quale ha erogato soldi per il bonus casa aveva creato una vera e propria industria dei preventivi gonfiati. Quando il governo si è reso conto che c’erano in giro truffe per quasi 950 milioni di euro, ha deciso di operare una stretta grave sui bonus casa. Ne è nato il Decreto anti frodi. Molti si sono detti seccati per le lungaggini e le complessità che il Decreto anti frodi impone, ma la maggior parte degli italiani non si rende conto che il Decreto anti frodi è una stretta durissima e che i controlli del fisco saranno altrettanto severi. Il fatto è che il fisco ha ben 5 anni di tempo per verificare eventuali preventivi gonfiati e laddove dovesse scovarli, le sanzioni per i committenti sarebbero pesantissime.

Ecco come si rischia

Facciamo l’esempio più banale e più diffuso. Il condomino che ha approvato un lavoro edile che beneficia dei bonus in realtà nella maggior parte dei casi non ha la più pallida idea se il preventivo sia stato gonfiato. Lo accetta semplicemente perché gli viene sottoposto e sostanzialmente perché (diciamoci la verità) a pagare è Pantalone cioè lo Stato. Ma ribadiamo lo stato ha 5 anni di tempo per verificare se questi preventivi siano giusti o siano gonfiati. Se dovessero risultare gonfiati il singolo condomino diventa automaticamente agli occhi dello stato, un soggetto da perseguire. Anche qui su I Love Trading abbiamo a lungo sottolineato come il Decreto anti frodi imponga lungaggini costi e seccature e come ciò sia un problema per il comparto dell’edilizia che già patisce tremendi rincari delle materie prime.

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E ciò purtroppo è verissimo. Ma il problema vero è altrove.

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Ma la cosa più importante da sottolineare è che i controlli che fisco sta mettendo in campo sono sempre più duri e severi e chi non dovesse essere in regola pagherà assai caro.

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