Con la Manovra Finanziaria il Bonus Mobili e grandi elettrodomestici è stato riconfermato.
Sicuramente una notizia positiva per tutti coloro i quali amavano questo bonus, ma è utile fare chiarezza perché alcune cose cambiano e ci sono in giro convinzioni sbagliate e pericolose. La prima cosa a cambiare e sicuramente il tetto di spesa che purtroppo scende dai €16.000 dello scorso anno ai €10.000. Quindi parliamo di un bonus comunque ridimensionato. Ma è soprattutto importante fare chiarezza sul fatto che il bonus mobili non sia autonomo e non possa perciò essere richiesto da solo. Ultimamente stanno circolando voci secondo le quali il bonus mobili si potrebbe chiedere praticamente da solo. È vero che il bonus mobili non necessita necessariamente di grandissimi interventi Infatti anche semplicemente un rifacimento dell’impianto di riscaldamento basta per averlo. Ma non è neppure vero però che si possa avere da solo. Il Bonus Mobili serve comunque sia a riammobiliare con mobili e grandi elettrodomestici una casa nella quale sia avvenuto un certo lavoro edile. Attenzione però ad alcune cose.
Innanzitutto gli elettrodomestici devono essere di classe energetica piuttosto ecologica: quindi guai a comprare grandi elettrodomestici energivori. Per ogni tipo di elettrodomestico c’è la classe energetica minima alla quale deve appartenere. Poi è importante che gli acquisti vengano fatti con sistema di pagamento tracciabile. Infatti non sono ammessi al bonus mobili e grandi elettrodomestici acquistati in danaro contante. Ma poi è anche fondamentale che mobili e grandi elettrodomestici vengano acquistati dopo la data esecuzione di questi lavori e non prima. Il mancato rispetto anche di uno solo di questi requisiti può far perdere il bonus mobili e grandi elettrodomestici.
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Chiarito questo, resta il fatto che il Bonus Mobili è relativamente facile da avere.
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Questo ne spiega il successo.
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