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Bitcoin allarme -50%: vale meno di 35K $. Chi c’è dietro e chi ne approfitta

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Salvatore Dimaggio

Il Bitcoin è davvero in caduta libera e questo crollo sembra non finire mai.

Da novembre la regina delle valute virtuali ha visto letteralmente dimezzare il suo valore. E pensare che alla fine dell’anno scorso tantissimi profetizzavano che presto sarebbe arrivato a valere centomila dollari o 200.000. Nel mondo delle criptovalute pur con le opportune distinzioni del caso erano davvero tanti ad essere convintissimi che a Natale e soprattutto all’inizio del nuovo anno, la regina delle cripto avrebbe raggiunto quotazioni stellari. Nulla di tutto questo si è verificato, anzi il Bitcoin è sceso sotto 35.000 dollari. In pratica ha bruciato letteralmente metà del suo valore. Tra i fan delle criptovalute la delusione è fortissima e ci si chiede come ci si debba riorganizzare. Molti sono scottati dalla perdita secca di valore. Soprattutto questo è capitato alle persone che avevano investito in Bitcoin all’ultimo minuto come una riserva contro l’inflazione. Effettivamente persino Goldman Sachs aveva esortato i suoi clienti a considerare il Bitcoin meglio dell’oro come riserva contro l’inflazione e di conseguenza non pochi ci si sono tuffati. Quindi l’amarezza di questi investitori sicuramente è fortissima. Eppure in questa situazione non sono pochi quelli che stanno approfittando.

Che fare ora e chi c’è dietro?

Chi crede nel futuro della criptovaluta e crede che continuerà a giocare un ruolo importante nell’economia mondiale approfitta di questi prezzi bassissimi (potremmo definirli dei veri e propri sconti) per accumulare Bitcoin. Ma l’incognita rimane forte: il Bitcoin ha veramente un futuro o è soltanto una grande bolla? Su questo punto la comunità finanziaria è davvero spaccata. Sicuramente il Bitcoin negli ultimi anni ha visto crescere la sua credibilità in modo marcato, ma soprattutto ha visto crescere la sua adozione come concreto strumento di pagamento. Dunque se fino a un paio di anni fa il Bitcoin era soltanto una mera speculazione, oggi rappresenta un modo per pagare in tanti contesti diversi. Eppure la tensione sui mercati delle cripto è a livelli altissimi.

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Si fanno tutte le ipotesi possibili sulla natura di questo crollo.

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Rincari dell’energia e tensione geopolitiche sono sul banco degli imputati.

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