Sui cantieri edili è allarme per la stretta sulla cessione del credito. Ma c’è il modo di salvarsi.
I bonus casa sono nell’occhio del ciclone e le associazioni di categoria sottolineano come i cantieri possano davvero bloccarsi e tanti possano perdere i soldi dei bonus. Ma vediamo che sta succedendo. Il Governo alla fine dello scorso anno aveva fatto una comunicazione che non lasciava presagire nulla di buono per i bonus casa. Erano state scoperte frodi per 4 miliardi e le cose dovevano cambiare. Inizialmente è arrivato il decreto antifrodi a seminare confusione. Poi è arrivato l’annuncio di controlli a raffica ed infatti già tanti si stanno trovando nei guai. Ma l’annuncio della stretta sulla cessione del credito sta davvero sconvolgendo tutto. L’Ance sottolinea che i cantieri italiani rischiano di bloccarsi.
Forti polemiche sta suscitando il nuovo limite ad una sola cessione del credito. Vediamo perchè. Le associazioni di categoria spiegano come limitare ad una sola cessione del credito il bonus, significa creare un elemento fortemente dissuasivo che difficilmente farà partire tanti nuovi cantieri. Ma c’è un problema di termini da non sottovalutare. Per i cantieri già in corso ora cambia tutto. Perché committente e ditta si erano messi d’accordo pensando ad una cessione del credito senza limiti ed i contratti erano stati fatti in conseguenza. Ma oggi le cose cambiano in modo molto insidioso. Per far continuare i lavori le parti oggi devono riaccordarsi, ma tendendo presente una sola cessione. Ce la faranno a mettersi d’accordo? Ma la data che cambia tutto è il 7 febbraio. Dunque le cessioni fatte entro il 7 febbraio sono valide. Ma dopo? Dopo se ne potrà fare una sola e poi stop.
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Fondamentale fare tutte le cessioni che servono entro il 7 febbraio: ecco la corsa che si è creata sui cantieri per salvare il bonus.
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Insomma per i bonus potrebbe essere un 2022 assai magro.
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