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Fondo perduto, partono i controlli: chi è nel mirino e i 4 casi a rischio

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Salvatore Dimaggio

I contributi a fondo perduto ora sono nel mirino. Lo Stato li ha erogati con celerità per favorire le imprese più in difficoltà ma adesso i conti non tornano.

La Guardia di Finanza passa al setaccio i famosi contributi a fondo perduto e fa chiarezza su modalità e strumenti di questi controlli.

Saranno principalmente controlli di intelligence con un approccio di tipo investigativo quelli che le fiamme gialle porteranno aventi contro i furbetti dei contributi a fondo perduto. Il notevole ammontare dei contributi erogati impone controlli a tappeto e la finanza si muoverà con intensità. Molteplici saranno le fonti di acquisizione di elementi di innesco.

Le fonti

Innanzitutto c’è un accordo sviluppato con l’Agenzia delle Entrate per ottenere tutti i dati relativi a chi ha beneficiato dei ristori. Si tratta di un protocollo di intesa sviluppato nel 2020 per offrire agli inquirenti i nominativi dei beneficiari. Poi sono le indagini di polizia ed in generale l’attività di intelligence relativa al controllo fiscale del territorio a fornire numerosi elementi utili. Una mole di dati importante alla quale si affiancano anche quelli provenienti dall’applicativo Ge.C.O. ora anche operante nel campo della spesa pubblica. Ma vediamo quali comportamenti saranno giudicati sospetti.

I comportamenti sospetti

La Guardia di Finanza per trattare una tale molte di dati ha bisogno di individuare una serie di elementi di criticità in grado di giustificare un primo esame dei soggetti e dei loro movimenti. Saranno attentamente valutati precedenti elementi di criticità fiscale così come strane strutture societarie. Erogazioni multiple per soggetti connessi tra loro saranno attentamente monitorare per scoprire elementi sospetti. Particolare riguardo sarà dato all’individuazione di soggetti legati alla criminalità organizzata. Così come i documenti contabili artefatti o retrodatati saranno soggetti ad un attento esame. Lo scopo è trovare tracce di anomalie. A rischiare sono in tanti. Tutti i percettori dei sostegni saranno analizzati e passati al setaccio.

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Vediamo chi rischia di più. Certamente soggetti che hanno posto in essere dati di bilancio alterati saranno nel mirino, altrettanto vale per chi ha investito i fondi per attività diversa. La fatturazione alterata o in tutto o in parte inesistenti. Certamente i noti legami con la criminalità organizzata saranno un elemento prioritario nelle indagini. Lo scopo è scoprire i sistemi, le strutture organizzate allo scopo di percepire ristori in modo indebito, spesso conoscendo a fondo il meccanismo per aggirarlo.

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