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Dichiarazione IVA 2022: occhio a termini e novità Quadro VL

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Salvatore Dimaggio

Vediamo le ultime novità riguardo alla dichiarazione annuale IVA 2022. Questo appuntamento torna per tutte le partite IVA che però in questo periodo non se la passano affatto bene.

È la Cgia di Mestre a riportare una situazione molto pesante per le partite IVA italiane. Sono in netto calo e hanno sempre più difficoltà ad andare avanti.

L’obbligo della fatturazione elettronica per i forfettari è stato davvero l’ultima mazzata per le partite IVA più fragili. Ma vediamo cosa succede alla dichiarazione annuale IVA. È importante tenere a mente i versamenti periodici. Ma, attenzione: anche quelli derivanti da cartelle ricevute dal fisco o magari da ravvedimenti spontanei. Questi versamenti periodici di qualsiasi natura essi siano vanno tenuti in debito conto e soprattutto devono essere regolari. Questo perché nel Quadro VL dovranno confluire sia imposte dovute conformemente alle Lipe o anche al Quadro VH, ma anche i versamenti effettuati. Ma che cosa succede a quei contribuenti che non abbiano versato per intero l’imposta periodica? In questo caso ciò si potrebbe riflettere sul saldo del dichiarativo. E’ Fiscal Focus a sottolineare come funziona in questo caso. La cosa da fare è porre in essere un conteggio per andare a stabilire un ipotetico saldo della dichiarazione come se tutti i versamenti fossero eseguiti ed in ordine. In questo caso il saldo che viene fuori da questo conteggio è fondamentale perché se da questo saldo emerge un debito oppure un credito, le situazioni che si determinano sono completamente diverse.

Debiti, crediti e termini

Perché concretamente se emerge un credito questo non si potrà far valere. O meglio, non si potrà far valere fino a che non vi sia una concorrenza relativamente a quei i versamenti che non siano stati eseguiti. Per quanto riguarda i termini, la presentazione della dichiarazione IVA 2022 che chiaramente si riferisce all’anno 2021 sono già cominciati il giorno primo febbraio. La loro scadenza sarà il 2 maggio del 2022. Ma i modelli sono stati già stati predisposti sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate il 14 gennaio 2022 per dare tutto il tempo di prendere dimestichezza con le novità.

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Ma cosa cambia concretamente per le partite IVA da quest’anno? Secondo molti osservatori economici, l’impatto pesantissimo dell’inflazione e del caro bollette potrebbe portare ad una drastica diminuzione delle Partite IVA, specie di quelle già in difficoltà.

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