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Inflazione: in Germania salario minimo 12€/ora, le speranze per l’Italia

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Salvatore Dimaggio

L’inflazione è ormai fuori controllo e si attesta ai massimi da 30 anni a questa parte.

Questo significa che non soltanto le bollette, ma praticamente qualsiasi altra voce di spesa degli italiani è destinata a salire sempre di più. Con i venti di guerra dall’Ucraina, poi, il rischio diventa veramente esplosivo, anche perché in un solo giorno il prezzo del gas naturale è aumentato addirittura del 60%.

Numeri paurosi dunque che trasformano gli stipendi degli italiani in paghe da fame. In Germania da sempre attenta al mondo del lavoro, arriva una pronta risposta. Infatti la Germania ha prontamente alzato il salario minimo. Gli altri paesi d’Europa insomma si occupano del fatto che i lavoratori non riescono più ad andare avanti con stipendi così zavorrati dall’inflazione. Per esempio in Belgio sta per essere affrontata una legge su una settimana più corta a parità però di retribuzioni. Ma a rispondere in modo più pronto è sicuramente la Germania che affronta la piaga del lavoro povero che oggi diventa ancora più povero a causa dell’inflazione.

Minimo 12 euro per ora

Il governo infatti ha decretato l’aumento del salario minimo a €12 l’ora. Di conseguenza da oggi in Germania chiunque lavori percependo meno di €12 l’ora Sara considerato un lavoratore sfruttato e chi lo impiega in quella maniera sarà adeguatamente sanzionato. Prima di questa riforma varata in risposta all’inflazione il salario minimo era comunque sia adeguato regolarmente. Infatti dagli 8,50 del 2015 è cresciuto regolarmente ed oggi vale appunto €12. In Italia invece c’è una vera e propria anomalia europea perché il nostro è uno dei pochissimi paesi nei quali non esiste un salario minimo fissato per legge.

Quasi tutti i paesi europei hanno il salario minimo

Un qualcosa di grave e pericoloso visto che in Italia una percentuale veramente forte dei Lavoratori sono in realtà lavoratori poveri che dunque non riescono a trarre dal lavoro il minimo per vivere. Attualmente i lavoratori poveri in Italia sono il 13,2%. Ma i sindacati italiani non si sono interessati di questo problema e di conseguenza è molto difficile che in Italia venga approvata una legge sul salario minimo. Contemporaneamente però in Europa si discute di un reddito di base universale da erogare a tutti.

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E’ attualmente solo un referendum che chiunque può firmare online. Ma se dovesse diventare legge obbligherebbe tutti gli stati a versare un un reddito di base a tutti i cittadini a prescindere dalla loro condizione economica. Insomma se le speranze per un salario minimo visto il totale disinteresse dei sindacati sono veramente basse, una speranza può venire da un reddito di base universale europeo.

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