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Unicredit, Intesa Sanpaolo: le sanzioni in Russia terrorizzano i correntisti

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Salvatore Dimaggio

Davvero terribile lo scenario ucraino e ben pochi immaginavano che gli eventi potessero crollare così repentinamente e portarci alle soglie di un vero e proprio conflitto internazionale.

L’apprensione per il popolo ucraino è forte ma diciamo che tutto il pianeta rischia grosso dal punto di vista economico e non solo. Le sanzioni contro la Russia sono durissime e rischiano di mandare il paese asiatico in default. Ma era l’unica strada percorribile per rispondere ai russi per la loro aggressione, ma allo stesso tempo evitare un conflitto diretto tra NATO e Russia.

Dunque non c’è dubbio che la Russia sia a rischio default anche perché la borsa di Mosca a il rublo sono letteralmente annichiliti. Le banche italiane continuano a perdere sui listini borsistici e i correntisti sono giustamente spaventati. Un report di Equita sottolinea un dato piuttosto inquietante: le banche italiane in borsa hanno perso circa 22 miliardi di euro sul mercato. In questi giorni si sono susseguiti report di varie agenzie e di vari analisti.

Timori sulla tenuta delle banche

In particolare Standard & Poor’s e Bloomberg hanno detto la loro sulla situazione del credito italiano relativamente al triste scenario ucraino. L’economia è un mondo fortemente interconnesso e dunque non deve stupire che il crollo verticale di un lontano paese asiatico si rifletta sul sistema bancario di tutto il pianeta. In particolare poi le banche italiane hanno una notevole esposizione sia in Russia. Si paventa in effetti un autentico crollo del paese guidato da Vladimir Putin e un default di un paese di questa portata sicuramente avrà un impatto notevole a livello sistemico. Diventa allora importante analizzare i report che, come detto, stanno uscendo proprio negli ultimi giorni.

Forza e dubbi

Sebbene appaia in sofferenza anche per le perdite borsistiche, il comparto bancario italiano rimane comunque sia in buona salute e non ci sono effettivamente rischi per le banche del bel paese. Se i report in generale pur sottolineando la gravità del momento, hanno un tono positivo ed ottimistico c’è comunque da rimarcare come la durata e l’impatto di questo complesso scenario geopolitico siano molto indeterminati.

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Dunque se attualmente non si evidenziano fragilità particolari certamente gli occhi sono puntati sul Ucraina e sull’evoluzione di questa brutta crisi. Innanzitutto la sua durata avrà un peso determinante nello stabilire l’impatto della crisi sull’economia mondiale. Ma poi anche eventuali escalation militari sono elemento di forte criticità per l’economia globale.

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