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Fisco, milioni di italiani controllati: chi rimpiangerà gli ultimi due anni

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Salvatore Dimaggio

Il Fisco vuole recuperare velocemente addirittura 10,3 miliardi di euro di evasione.

Innanzitutto 2,45 miliardi saranno recuperati attraverso l’invio di 2,6 milioni di lettere che aderiscono alla filosofia della compliance. Dunque gli italiani stanno per ricevere una montagna di comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate nelle quali saranno invitati bonariamente a rimettersi a posto con il fisco. Ma questa è solo la punta dell’iceberg.

Attraverso i nuovi poteri del fisco che consentono gli incroci di numerosi dati provenienti da molte banche dati, il fisco farà un’attività assolutamente inedita. Monitorando attraverso l’intelligenza artificiale i conti correnti, le carte di credito, le fatture elettroniche e le liquidazioni periodiche dell’IVA, l’Agenzia delle Entrate punta a sbriciolare il meccanismo dell’ evasione fiscale. Vediamo come e soprattutto vediamo chi è nel mirino.

Il Fisco ha le idee chiare

Il fisco è convinto che tutti coloro i quali abbiano beneficiato di bonus o contributi erogati a qualsiasi titolo specie negli anni del covid siano da monitorare attentamente e da stangare al minimo dubbio di aver percepito soldi in modo indebito. Se il contributo ricevuto è anche solo in parte non giustificato il fisco procederà ad un recupero ed anche ad una sanzione che può arrivare a 200%. Il fisco infatti non solo sa tutto delle somme che abbiamo percepito a titolo di bonus o di elargizioni di varia natura, ma sa anche tutto del nostro conto, della nostra carta di credito e di vari altri dati fiscali e non.

I nostri dati incrociati con quelli delle ditte del bonus

Ma il fatto è tutto questo lo sa anche relativamente alle ditte che hanno eventualmente posto in essere i lavori del superbonus. Insomma tutto passato attentamente sotto la lente di ingrandimento in modo tale da poter stangare subito chiunque abbia sbagliato con colpa o anche dolo. Molti ironicamente dicono che lo Stato adesso si vuole riprendere tutto quello che ha elargito negli ultimi anni con il bonus. In realtà lo stato più che altro punta a colpire chi abbia approfittato dei ricchissimi bonus messi in campo dal governo di 5 Stelle e Lega in un primo tempo e poi sostanzialmente confermati da Draghi.

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Ma attenzione anche alle abitudini di spesa. Quest’anno il fisco controlla con grande attenzione chi spende troppo o troppo poco relativamente ai suoi introiti dichiarati. Gli esperti sostengono che questi nuovi algoritmi e queste nuove modalità di indagine rischiano di far partire seccanti accertamenti anche a danno di contribuenti in buona fede.

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