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Bollo auto: beffa e paradosso, puniti dal Fisco perché paghiamo

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Salvatore Dimaggio

Il bollo dell’auto è un’incombenza poco gradita agli italiani, ma le nuove regole sicuramente non faranno piacere agli automobilisti.

In questo 2022 il bollo dell’auto cambia sotto molti punti di vista ed è il caso di capire le novità anche piuttosto paradossali. Innanzitutto non è assolutamente vero che nel 2022 ci saranno proroghe e tempi di pagamento comodi. Durante l’epoca covid gli italiani si erano abituati ad una certa larghezza nei tempi e nelle modalità del pagamento del bollo, ma tutto questo con la fine del covid non esiste più.

Anche se in realtà la pandemia è tuttora in corso, nel 2022 non si potrà beneficiare dei termini comodi ai quali eravamo abituati fino allo scorso anno. Ma il bollo automobilistico è una tassa nazionale, ma demandata alle regioni ecco perché alcune regioni consentono anche un risparmio che può arrivare al 20% nel caso in cui si paghi con domiciliazione sul conto corrente bancario. Ma ci sono novità decisamente paradossali riguardo il bollo auto. Sicuramente è vero che pagare il bollo auto è un dovere e che la sua scadenza non è fissa per tutti, ma è legata alla data dell’immatricolazione.

Da quest’anno cambiano tante cose

Infatti il bollo auto scade l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui si è immatricolata l’auto. Per chi salta il bollo, le conseguenze sono minime se ci si rimette in regola con poche settimane di ritardo. Ma se si arriva ai 3 anni di ritardo si incorre nella massima sanzione corrispondente al ritiro delle delle targhe e della carta di circolazione. Ci sono però tanti Italiani che legalmente possono non pagare il bollo dell’auto e non rischiano alcuna sanzione. Ci sono tre categorie di veicoli che sono assolutamente esentati dal bollo auto.

Chi non paga e chi viene attenzionato dal Fisco

La prima è quella delle automobili adibite al trasporto di persone diversamente abili. La seconda categoria di vetture che non è tenuta al pagamento del bollo dell’auto è quella delle auto d’epoca. Infine anche le automobili elettriche non sono tenute al pagamento del bollo dell’auto. Ma con i nuovi poteri di indagine del Fisco paradossalmente proprio il bollo dell’auto rischia di essere una delle più grandi calamite per gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Il Fisco infatti ha ricevuto dall’autorità garante per la privacy dei nuovi poteri di indagine molto invasivi.

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Dunque l’Agenzia delle Entrate potrà incrociare un grande numero di dati provenienti dal cittadino, ma depositati in varie banche dati con la conseguenza che se alcune spese sembreranno non in linea con quanto dichiarato dal nucleo familiare, ecco che potranno partire gli accertamenti. Una delle spese maggiormente attenzionate è proprio il bollo dell’auto e in generale tutte le spese connesse all’esercizio ed al mantenimento dell’automobile. 

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