Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Russia in default: cosa significa e perché riguarda anche l’Italia

Foto dell'autore

Salvatore Dimaggio

La Russia rischia seriamente di andare in default e la tensione sui mercati internazionali è alle stelle. Ma in pericolo siamo anche noi italiani.

Ma cerchiamo di capire cosa sta succedendo. Ogni paese ha una grande quantità di debito nei confronti di tanti soggetti diversi. Questo è assolutamente fisiologico e riguarda davvero qualsiasi paese del mondo. Il problema sorge però quando un paese non riesce a pagare i debiti una volta giunti alla scadenza.

E oggi 16 marzo arriva proprio la scadenza di due grossi bond russi. La Russia deve pagare ai sottoscrittori stranieri di questi bond ben 117 milioni di dollari. Il Governo guidato da Vladimir Putin però su questi bond è stato molto sibillino. Ha detto che è disposto a pagare senza problemi ciò che deve ai vari investitori internazionali, ma che pagherà in rubli. Pagare in rubli sarebbe una grave violazione degli accordi presi al momento dell’emissione dei bond. Infatti questi bond sono da pagare in dollari e non in rubli.

Pagare in rubli

La questione è fondamentale perché il rublo si è pesantemente svalutato dall’inizio della guerra e quindi pagare questi debiti in rubli significa pagarli una frazione del loro valore. Le scadenze in questo periodo per Mosca sono tante ma se Mosca davvero dovesse intestardirsi a pagare in rubli la sua credibilità sul piano internazionale dal punto di vista finanziario avrebbe un crollo. Ricordiamo che la Russia ha attualmente attivi circa 150 miliardi di dollari di debito. Dopo le dichiarazioni del governo Russo di voler pagare in rubli le agenzie di Rating hanno pesantemente declassato il rating del debito russo che ormai è molto vicino ad un livello spazzatura. Questo in concreto significa che la Russia è molto vicina al default. Ma questo Cosa significa concretamente per noi italiani?

Perché il default russo riguarda noi italiani?

Se la grande massa dei debiti russi saranno considerati spazzatura, la Russia sarebbe estromessa dal grande mercato globale del capitale.

Sarebbe completamente isolata dal punto di vista economico e sarebbe suo interesse trovare un accordo che possa andare bene per i creditori. Default in sostanza significa questo: Paese fuori dai giochi dell’economia finché non trova un compromesso che sia sostenibile per lui e che in qualche modo non lasci troppo scontenti i creditori. Concretamente in caso di default il governo italiano sarebbe costretto a sostenere le aziende del nostro paese esposte nei confronti della Russia. Pirelli, Marcegaglia, Eni, Snam e Unicredit (ma non solo) si ritroverebbero istantaneamente con i conti pesantemente nei guai.

Cibo ed energia

A quel punto l’Italia precisamente come qualsiasi altro paese del mondo avrebbe il compito di frenare l’effetto contagio. In sostanza dovrebbe impedire alle sue aziende più esposte di fallire. Ma il vero problema sarebbe un altro. Il default russo creerebbe una fortissima destabilizzazione su molti mercati e le conseguenze sull’inflazione potrebbero essere esplosive e tragiche. I rischi più forti potrebbero essere proprio sull’energia e sui generi alimentari che potrebbero diventare paurosamente carenti.

Impostazioni privacy