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Bonus casa 2022: a chi spettano, quali sono (esperti dicono di lasciar perdere)

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Salvatore Dimaggio

Il bonus casa è cambiato tanto negli ultimi tempi a causa di infiniti interventi normativi e chiarimenti praticamente continui dell’Agenzia delle Entrate.

C’è troppa confusione e troppi se ne lamentano. È davvero il caso di fare chiarezza. Il bonus casa ha giocato un ruolo importantissimo nel rimettere in moto l’economia durante l’epoca covid, ma poi si sono scoperte tante frodi e così le cose sono cambiate. Se il Superbonus resta attivo fino al 2025 è vero anche che quello sulle unifamiliari finirà proprio quest’anno.

Da mesi si rincorrono voci su una possibile proroga del superbonus su villette e unifamiliari anche al 2023, ma ormai si sa che questo non è possibile. Per quanto riguarda il bonus facciate ormai è sceso dal 90% al 60% e questo sicuramente lo reso meno interessante. Tuttavia l’Agenzia delle Entrate ha aperto un’importante spiraglio.

Possono diventare più ricchi

Le entrate infatti hanno detto che in molti casi l’intervento sulla facciata è configurabile come Superbonus 110%. Dunque anche riguardo la facciata se si rispettano i paletti dell’ecobonus si può beneficiare addirittura del 110%.

La novità di quest’anno è stato sicuramente il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche. È stato salutato come il bonus più etico e vale addirittura il 75%. Ma riguardo le barriere architettoniche ormai è pacifico che anche in questo caso si può sfruttare il 110% se questi lavori diventano lavori trainati di interventi del superbonus. Eppure il mondo dell’edilizia ritiene che il bonus casa possono essere arrivati addirittura al capolinea.

Bonus casa: troppe criticità

Sono tanti motivi che portano gli esperti a parlare addirittura di fine dei bonus casa o comunque sia di forte riduzione di questo mondo. Le questioni fondamentali sono due. La prima è la nuova normativa sulla cessione dei crediti veramente troppo complessa. Controlli a tappeto e una montagna di moduli da presentare alla piattaforma della cessione dei crediti delle Poste stanno scoraggiando i contribuenti. La durezza delle sanzioni è esagerata. Infatti dal tecnico asseveratore che sbagli sono combinati addirittura fino a 5 anni di reclusione.

Controlli che fanno paura

Ma poi aderire ai bonus casa oggi significa avere praticamente la certezza di controlli stringenti da parte del Fisco e anche il più piccolo errore potrebbe costare multe salatissime. Dunque i bonus casa decisamente attirano di meno ma sono anche economicamente meno convenienti. Infatti i rincari sulle materie prime dell’edilizia sono stati fortissimi e con la guerra in Ucraina si è assistito ad ulteriori sovrapprezzi. Dunque a queste condizioni il bonus non ha più niente di conveniente o comunque sia la convenienza è veramente troppo troppo bassa.

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