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Razionamenti: le parole di Draghi cambiano tutto su gas e supermercati

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Salvatore Dimaggio

Le parole del Presidente Draghi hanno stupito cittadini e giornalisti: l’Italia potrebbe ricorrere ai razionamenti come in guerra. Vediamo cosa fare subito.

La guerra in Ucraina ha sconvolto i piani del Governo italiano. In realtà il terribile attacco russo all’Ucraina ha scompaginato tutta l’economia mondiale e i rischi possono essere veramente pesanti.

I cittadini cercano di andare avanti come possono tra rincari feroci delle materie prime e soprattutto di luce gas e benzina. Ma per le famiglie non è semplice far quadrare il bilancio e per le aziende neppure.

Persino Draghi ne parla

Le parole di Draghi sui razionamenti hanno spaventato gli italiani ed effettivamente cambiano molto la situazione. Cerchiamo di capire che cosa sta succedendo e che cosa cambia per noi.

In conferenza stampa un giornalista ha chiesto a Draghi se il governo stia già pensando ai razionamenti. La risposta di Draghi non è stata vaga e tranquillizzante ma anzi il Presidente del Consiglio italiano ha detto di non lasciarsi prendere dal panico, ma che questa ipotesi effettivamente è possibile. I razionamenti cambierebbero davvero tutto per le famiglie italiane perché significherebbero gas, luce, benzina e generi alimentari con il contagocce. Dunque se questa tremenda ipotesi dovesse diventare realtà la normale spesa che facciamo al supermercato così come qualsiasi altra erogazione di servizi della vita di tutti i giorni verrebbe sconvolta.

Razionamenti come in guerra

Ma perché il governo sta pensando effettivamente ai razionamenti? Il fatto è che con la guerra la catena di approvvigionamenti di tantissime materie prime e di tantissimi prodotti si sta interrompendo. Già prima del conflitto la catena degli approvvigionamenti mostrava notevoli criticità e proprio questo è alla base di buona parte dei rincari. Ma con la guerra, l’embargo, le sanzioni, eccetera, tutto diventa più complesso. Il governo sta cercando in queste settimane linee di approvvigionamento alternative ma non è semplice e se le scorte dovessero diventare troppo esigue partirebbero i razionamenti.

Razionamenti anche sul diesel

Per fare un esempio le scorte di diesel in Italia notoriamente sono bassissime ormai e dunque proprio per questo tipo di carburante potrebbero essere più probabili queste misure estreme. Al momento ovviamente non c’è nulla di certo, però molti italiani già si stanno preparando all’eventualità. Incetta di cibo al supermercato, acquisto di bombole di gas: gli italiani temono i razionamenti ed ormai è psicosi. Importante non farsi prendere dal panico, ma è evidente che in uno scenario del genere prevalga la prudenza.

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