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Ucraina: alcune banche italiane in difficoltà, in seguito qualcuna può fallire

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Salvatore Dimaggio

La crisi in Ucraina mette a dura prova le banche italiane e i correntisti hanno comprensibilmente paura.

Vediamo in quali modi (e non sono pochi) quello che sta succedendo in Ucraina mette a repentaglio la sicurezza dei conti degli italiani. Innanzitutto la guerra in Ucraina sta facendo aumentare molto l’inflazione.

Questa è già una prima mazzata per i conti degli italiani perché pare che attualmente l’inflazione italiana oscilli tra il 6 e il 10%. I dati ufficiali parlano del 6%, ma molti economisti ritengono che in realtà sia più alta.

Inflazione e rischio fallimento

Dunque l’erosione del valore dei conti correnti è chiaramente notevole. Ma gli italiani temono proprio per la solidità delle banche ed in effetti non hanno tutti i torti. Su internet circolano appelli a ritirare immediatamente i soldi dalle banche, ma questo panico non è giustificato. Vediamo come sta la situazione delle banche italiane basandoci sui report più affidabili. Da tutti i report che sono stati pubblicati fino ad oggi è emerso sempre che la situazione globale del sistema bancario italiano è sufficientemente solida. Ciò non significa che non manchino i rischi.

Dubbi sulla durata della guerra

Infatti molte banche italiane e tra queste soprattutto Unicredit e Intesa Sanpaolo sono fortemente esposte in Russia. Questo in parole povere significa che hanno grossi crediti nei confronti dello stato russo.

Questo è assolutamente normale per una banca, ma il rischio oggi è che la Russia non riesca a saldare i debiti. Come è noto la Russia rischia fortemente di andare in default e se questo dovesse avvenire è chiaro che tutti i crediti delle banche italiane rischierebbero di non essere saldati. Per i conti delle banche più esposte in Russia sarebbe chiaramente una mazzata ma questo non significa automaticamente fallimento. Infatti se è vero che il colpo sarebbe duro gli analisti ritengono che le banche potrebbero assorbirlo senza particolari problemi.

Che succede se la Russia va in default

Inoltre c’è da dire che i soldi depositati sul conto corrente sono sempre garantiti entro i centomila euro. Se le banche dovessero entrare in difficoltà con ogni probabilità lo Stato le sosterrebbe, ma la vera incognita è quella del tempo. Infatti se la guerra in Ucraina dovesse protrarsi troppo, la solidità del sistema bancario potrebbe essere maggiormente messa in difficoltà. Dunque attualmente le due incognite che, in prospettiva, più preoccupano gli analisti sono la durata della guerra e la probabilità del default russo.

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