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Allarme rosso recessione: ormai certa, cosa cambia su lavoro e pensioni

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Salvatore Dimaggio

Per gli economisti è certa, che significa e come sopravvivere. La temutissima recessione di cui abbiamo parlato per mesi ormai potrebbe essere praticamente certa.

A rendere gli economisti praticamente sicuri di questo terribile scenario è la cosiddetta inversione dei rendimenti dei bond. Senza entrare in dettagli troppo tecnici diciamo che i rendimenti dei bond a 2 anni hanno superato i corrispettivi rendimenti di quelli a 10 anni.

Quando succede questo fatto rarissimo sistematicamente gli USA vanno in recessione. E se una recessione americana dunque è praticamente scontata, è molto facile che lo stesso avvenga anche da noi. Anzi l’Europa secondo molti analisti appare anche più fragile degli USA vista l’inflazione altissima che non viene arginata dalla Banca Centrale.

Una situazione disastrosa in Italia

In un’economia in pessimo stato come la nostra la recessione sarebbe un evento probabilmente catastrofico.

Gli ultimi dati infatti si restituiscono una vera e propria impennata del lavoro povero e del lavoro precario mentre come sappiamo benissimo il costo della vita è cresciuto in una maniera impressionante. Dunque in Italia attualmente si trova in una condizione di particolare debolezza perché le famiglie hanno entrate misere ed incerte mentre il costo della vita è ai massimi da decenni. Una frenata brusca dell’economia in una situazione già così incerta potrebbe concretizzare quei famosi 11 milioni di Italiani a rischio povertà di cui tanto si parla.

11 milioni potrebbero andare in povertà

Per gli italiani il problema sarebbe quello di difendere i propri risparmi in banca vista l’inflazione, ma anche e soprattutto di riuscire a sopravvivere visto che una forte recessione sicuramente farebbe esplodere il numero dei disoccupati o dei precari poveri. Per questo in Europa si sta parlando con sempre maggiore intensità dell’introduzione di un reddito di base universale. Sono mesi in realtà che questa idea è tornata d’attualità vista la fortissima crisi economica, ma bisogna sottolineare come attualmente sia attivo un referendum sui siti dell’Unione Europea e qualsiasi cittadino possa firmarlo.

La speranza di evitare disordini e disgregazione sociale

Se questo referendum raggiungerà un milione di firme entro il 25 giugno il reddito di base potrebbe diventare realtà e garantire un minimo per vivere a tutti i cittadini europei. Sarebbe una misura assai preziosa per affrontare questa tremenda recessione senza esasperare la già precaria tenuta sociale in Europa. Gli italiani stanno già cercando di difendere i propri risparmi affidandosi ai buoni fruttiferi postali o ad altri prodotti del genere per tutelarli dall’inflazione ma inflazione e recessione insieme sono uno scenario davvero troppo difficile da sopportare per il Paese per le famiglie e le conseguenze potrebbero essere pesantissime.

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