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Benzina e diesel: intervento dell’ultima ora del Governo è una batosta, nuova data

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Salvatore Dimaggio

La partita sul mondo dei carburanti è delicatissima perché i rincari continui stanno mettendo letteralmente in ginocchio le famiglie.

Ma non sono soltanto le famiglie italiane a soffrire a causa dei rincari. Tante aziende minacciano seriamente di chiudere se saranno costrette ancora a pagare luce gas e carburante a queste cifre abnormi.

D’altra parte tante associazioni che si occupano di monitorare la povertà come Caritas o Cgia di Mestre stanno seriamente mettendo in guardia: se i prezzi resteranno quelli attuali, ci sarà una vera e propria bomba della povertà. Gli italiani si rivolgono al reddito di base universale dell’Unione Europea e lo chiedono sempre più numerosi sull’apposito sito on-line.

Benzina sempre più cara

Ma vediamo che cosa ha deciso il Governo. Il Governo si trova di fronte ad un potenziale blocco delle merci perché gli autotrasportatori sono stati estremamente chiari: con i prezzi così elevati non riusciamo più a muovere le merci nel paese.

Anche le associazioni a tutela dei consumatori si sono mosse nella stessa direzione sottolineando che la benzina in Italia è la più cara d’Europa, o meglio e tra le più care. Il Governo è intervenuto in un duplice modo ma vedremo perché adesso in realtà questo intervento sembra piuttosto deludente. E soprattutto vedremo la novità dell’ultima ora. Il Governo è intervenuto con un bonus carburanti del valore di €200 ma si è capito presto che in realtà ad erogare il bonus sarebbero dovute essere le aziende e in realtà la maggior parte delle aziende non ci pensa proprio droga ad erogare questo bonus ai propri dipendenti.

Il flop del bonus

Quindi in sostanza questo bonus di €200 è rimasto sostanzialmente un fantasma almeno per la maggior parte dei dipendenti. In secondo luogo il Governo è intervenuto sulle accise. Infatti le accise sono delle mini tasse che prendono costosissima il diesel e la benzina in Italia rispetto agli altri paesi. Il governo come sappiamo intervenuto con un taglio delle accise pari a €0,25 per ogni litro di diesel o di benzina. Questo era stato comunque un segnale positivo per gli automobilisti ma ci sono due problemi. Innanzitutto i rincari nel frattempo sono continuati e quindi diesel e benzina ormai sono comunque sia tornati al di sopra dei €2 per litro.

Una nuova stangata

In secondo luogo questo bonus comunque sia scade a fine mese e dunque dopo ritornerà la stangata che ben conosciamo. Il governo si era detto disponibile ad una proroga ma poi la proroga e si è rivelata essere giusto di un pugno di giorni. Dunque i tagli sulle accise dureranno soltanto fino ai primi di maggio e poi torneremo ai prezzi soliti. Per i cittadini e per le imprese questa è certamente una notizia pessima e sicuramente dal mondo dell’autotrasporto ci saranno proteste.

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