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Pensioni di reversibilità: cambia tutto, INPS allarga ed arricchisce lo strumento

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Salvatore Dimaggio

La Corte Costituzionale e l’INPS sono andate ad incidere profondamente sulla pensione di reversibilità.

Come sappiamo la pensione di reversibilità punta a dare un ristoro almeno in termini economici a chi abbia perso il coniuge: una perdita tremenda e destabilizzante.

Vediamo le nuove disposizioni INPS che sulla base di interventi della Corte Costituzionale hanno cambiato l’orizzonte normativo anche in maniera assai rilevante.

L’INPS cambia tutto riguardo la platea dei beneficiari

Sulla pensione di reversibilità arriva oggi una vera e propria rivoluzione che non mancherà di stravolgere questo istituto così importante. La notizia è decisamente importante perché la pensione di reversibilità o come si suol dire anche pensione indiretta, non spetterà più soltanto alle vedove. Se guardiamo il quadro attuale oggi è il coniuge superstite a beneficiare della reversibilità. Il coniuge superstite allo allo stato attuale beneficia del 60% della reversibilità se è unico erede. Questo 60% però per le leggi attuali può diminuire se si supera il limite di reddito o se ci sono altri familiari.

Separati e divorziati

La prima novità importante riguarda i separati. Infatti anche i separati con addebito e che non abbiano diritto agli alimenti vengono equiparati a quelli senza addebito e con diritto agli alimenti.

In sostanza grazie ad una novità dell’INPS i separati sono tutti equiparati e questo significa che ci saranno una pioggia di domande di riesame. Questo perché concretamente la novità dell’INPS fa sì che chi si è visto respingere la domanda a causa dell’addebito e della mancanza del diritto agli alimenti ora la può ripresentare. Per quanto concerne i divorziati le cose non cambiano e la reversibilità c’è solo se non si sono risposati. Ma la reversibilità in alcuni casi tocca anche ai figli.

Figli, nipoti ed altri parenti

Infatti se sono minorenni oppure studenti fino ai 21 anni o universitari o iscritti a corsi professionali entro i 26 anni possono beneficiare della pensione indiretta. Questo a prescindere che siano figli legittimi, naturali, adottivi, eccetera. Ad ogni modo per i figli ci sono comunque questi limiti di età. In alcuni casi persino i nipoti o altri parenti più lontani possono percepire la pensione di reversibilità. Infatti se non ci sono coniuge e figli, la pensione di reversibilità può andare persino ai genitori o ai nipoti. In sostanza come risulta evidente il campo di applicazione della pensione indiretta diventa dunque molto più vasto e variegato.

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