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RdC e pensioni, arrivano i tagli e le proteste, comunicato INPS su assegno

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Salvatore Dimaggio

Mentre tanti italiani chiedono il Reddito di Base universale all’Unione Europea, arrivano brutte notizie dall’Italia.

L’INPS comunica tagli e lo fa proprio su due strumenti fondamentali. Purtroppo è il momento più brutto per tagliare pensioni e sussidi visto l’aumento vertiginoso del costo della vita.

Infatti proprio i beneficiari del Reddito di Cittadinanza e i pensionati sono tra i più colpiti da questa terribile inflazione ed andare avanti è sempre più difficile.

Tagli pesanti

Sia su Reddito di Cittadinanza che su Pensione di Cittadinanza sta succedendo un caos. In molti casi le ricariche di marzo sono arrivate ad aprile e l’INPS sta provvedendo a molteplici tagli dovuti a più ragioni.

Innanzitutto l’INPS sta ricalcolando l’impatto di altre prestazioni assistenziali. In questo caso l’aumento di altre prestazioni sociali determina un’automatica diminuzione di assegno sia per il reddito di cittadinanza che di pensione di cittadinanza, ma come vedremo questo non è l’unico taglio in vista. Prima di esaminare gli altri vediamo come queste riduzioni abbiano effetti davvero pesantissimi.

I tagli sono un reale problema

In questo momento milioni di italiani stanno scivolando al di sotto della soglia di povertà a causa dell’inflazione e molti lamentano del fatto che questo strumento al posto di diventare più forte e più inclusivo in un momento del genere si riduca. Una brutta stangata per i più poveri. Ma il vero dramma è anche quello dei tanti che non riescono a percepire il Reddito e la Pensione a causa di cavilli ISEE mentre si trovano in stato di vera e reale povertà, ma vediamo gli altri tagli. Un altro taglio importante che viene operato in questo periodo è quello della cosiddetta quota B.

Ancora tagli

Reddito e pensione di cittadinanza in fatti in questo periodo si stanno riducendo anche della cosiddetta quota B cioè quella destinata all’affitto di casa. Infatti anche questa parte importante viene tagliata via. La quota B può valere fino a 280 euro per il reddito e fino a 150 euro per la pensione. Cifre importanti che possono essere tagliate via in un caso molto particolare. Se il beneficiario di reddito e pensione beneficia anche di un sussidio del comune per l’affitto, ecco che la quota B viene tagliata via. Insomma questa gravissima situazione economica che sta creando tanti nuovi poveri non vede una riposta positiva nell’INPS.

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