Non ci sono buone notizie per quanto riguarda lettere e raccomandate. In arrivo dalle poste un cambio dei prezzi: ecco di cosa si tratta
Nell’ultimo periodo, in Italia e in Europa si è assistito ad un aumento dei prezzi che ha colpito la maggior parte dei settori economici. Ci sono state crescite esponenziali del costo del carburante, ma anche di energia, gas e materie prime, con evidenti sovrapprezzi registrati al supermercato.
Purtroppo, gli aumenti potranno coinvolgere anche un altro settore, quello della corrispondenza. Sono previsti, infatti, aumenti dei prezzi di lettere, cartoline e raccomandate alle Poste, ma potremmo assistere anche ad una diminuzione di alcuni costi.
Attesi cambiamenti di prezzi per quanto riguarda cartoline, raccomandate e lettere. Poste Italiane procederà infatti al cambiamento del tariffario di Poste Italiane previsto dal “servizio universale”, dopo aver finalmente ottenuto il via libera dall’Agcom.
I cambiamenti di prezzo riguarderanno la posta ordinaria, in particolare lettere e cartoline comprese nel primo scaglione di peso utilizzate per le destinazioni interne. La variazione sarà di circa 10cent: il costo di ogni cartolina, infatti, passerà da 1,10 a 1,20 euro.
Si attendono cambiamenti di prezzo anche per la raccomandata “interna”, che vedrà un aumento fino a 5,60 euro. Per quanto riguarda la ricevuta di ritorno, ci sarà invece una diminuzione del suo costo. Il prezzo, infatti, passerà da 1,10 a 95 centesimi. Il nuovo tariffario dovrebbe entrare a regime entro un paio di settimane.
Secondo le disposizioni di cui all’articolo 3 della delibera 728 del 2013, infatti, le nuove tariffe entreranno in vigore entro 30 giorni dalla loro divulgazione sul sito di Poste e nei corrispettivi uffici postali e “a partire dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione della presente delibera”. Dunque le nuove tariffe saranno effettive entro il 21 giugno.
Poste Italiane parteciperà alla missione 6 del PNRR, con l’obiettivo di rendere le strutture sanitarie più moderne, digitali e inclusive. Lo scopo è quello di incoraggiare lo sviluppo della sanità digitale, mediante l’utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico, oltra ala Piattaforma nazionale di telemedicina. Le risorse economiche utilizzate ammonteranno a circa 4 miliardi di euro, e dovranno essere spesi entro il 30 giugno 2026.
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