In questo momento di grave crisi gli allarmi internazionali si sprecano ma purtroppo gli italiani non sanno quali beni rifugio preferire.
Vediamo come la poca chiarezza delle banche centrali stia mettendo in serie difficoltà i risparmiatori che cercano beni di rifugio e che finiscono per avere le idee sempre più confuse.
Gli allarmi internazionali in questo periodo si sprecano.
Troppi dubbi sui beni di rifugio
L’inflazione è ai massimi da decenni e la crisi economica è così forte che molto probabilmente ben presto l’Italia entrerà in recessione.
Fino a qualche mese fa il governo negava con forza questa ipotesi ma ormai sono sempre di più coloro i quali la ritengono molto probabile. Inoltre ci sono anche la grave crisi alimentare e la guerra in Ucraina a rendere il quadro decisamente più incerto e più fresco. L’aumento dei tassi da parte delle banche centrali potrebbe innescare un vero e proprio crollo sulle borse. Infatti dopo decenni di politiche ultra espansive che hanno gonfiato le borse fino all’inverosimile adesso le banche centrali sono costrette ad aumentare i tassi per arginare l’inflazione ma questo potrebbe determinare un crollo.
Banche centrali poco chiare
In effetti quello che si è chiuso è stato il semestre più nero per la borsa di Wall Street da addirittura 50 anni. Ma quello che molti stanno sottolineando è come le politiche delle banche centrali appaiano troppo incerte e contraddittorie. Fino a pochi mesi fa l’inflazione era derubricata ad un problema scialbo e passeggero e di alzare i tassi non si parlava. Adesso alzare i tassi sembra una via assolutamente obbligata. Eppure molto probabilmente se il mondo dovesse entrare in una dura recessione le banche centrali farebbero l’ennesima giravolta e potrebbero di nuovo abbassare i tassi. Tutta questa incertezza Paradossalmente si riflette anche sui beni di rifugio.
I cambi di rotta sono un problema
Infatti se i tassi dovessero essere effettivamente alzati in modo durevole, un buon bene di rifugio potrebbero essere i titoli di Stato che garantirebbero cedole notevoli. Proprio in un caso del genere l’oro probabilmente non sarebbe un buon bene di rifugio perché i risparmiatori lo snobberebbero proprio a favore dei titoli di Stato. Invece se i tassi continuano ad essere bassi come lo sono stati in passato effettivamente l’oro potrebbe essere un buon bene di rifugio perché i titoli di Stato avrebbero ben poco da offrire. Ma l’incertezza sui tassi applicati dalle banche centrali si riflette anche sul mattone perché chiaramente può andare a colpire duramente il vasto mercato dei mutui. Insomma oggi tanti rimproverano alle banche centrali una mancanza di chiarezza e di decisione che può costare cara ai risparmiatori.
