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€40 al mese + €400 da spendere subito: gli ISEE bassi festeggiano la nuova mossa di Draghi

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Salvatore Dimaggio

Come sappiamo il momento è veramente durissimo per le famiglie italiane e sono soprattutto quelle con ISEE più bassi a soffrire di più.

Ma due aiuti preziosi da parte del Governo possono essere un ausilio concreto proprio per le famiglie più in difficoltà.

ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Il costo della vita aumenta continuamente e gli stipendi sono poveri e precari. Di conseguenza non stupisce che le famiglie italiane siano in grandi difficoltà.

Due aiuti preziosi per le famiglie più in difficoltà

Il governo si dimostra sensibile sulle questioni sociali ed interviene proprio al fianco degli ISEE più bassi con due linee di aiuto che possono avere un impatto concreto sulla famiglia.

Pixabay

Cerchiamo di capire di che cosa si tratta. Innanzitutto il governo ha confermato i buoni spesa. I buoni spesa rappresentano un aiuto forte per le famiglie più in difficoltà perché sono soldi subito disponibili per gli acquisti più fondamentali. In sostanza i buoni spesa sono delle somme erogate dal governo ma inviate ai vari comuni italiani. Poi ogni comune italiano autonomamente fissa le soglie ISEE e fissa anche le cifre che ogni famiglia può concretamente ricevere. Di solito i buoni spesa si aggirano attorno ai 400 euro ma non mancano comuni che erogano di meno ma anche comuni più generosi.

Un doppio aiuto per le spese più fondamentali della famiglia

Ma oltre ai buoni spesa c’è anche un altro aiuto che è veramente prezioso per le famiglie con ISEE più bassi. Questo aiuto risponde al nome di carta acquisti. La carta acquisti è una card gialla molto simile a quella del reddito di cittadinanza. Tuttavia la carta acquisti non è da confondere con il reddito grillino. Infatti la carta acquisti eroga 80 euro ogni due mesi per le spese fondamentali. Dunque sia i buoni spesa che la carta acquisti sono messi a disposizione delle famiglie proprio per le spese primarie e non sono in conflitto con la percezione del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza. Certamente questi aiuti non cambiano la vita, ma sono una mano concreta. C’è però da dire che siamo molto lontani dalla generosità di altri paesi europei con uno stato sociale più forte.

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