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Lavoratori poveri: una bomba sociale pronta ad esplodere, non tutti sono rassegnati

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Salvatore Dimaggio

Gli italiani ormai sembrano un popolo di rassegnati alla povertà sempre più profonda e diffusa.

Una famiglia su dodici è in povertà assoluta e anche tra chi il lavoro ce l’ha in realtà i compensi sono bassissimi.

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Tantissimi lavoratori italiani si spaccano la schiena tutti i giorni per avere compensi che spesso sono inferiori a quelli del reddito di cittadinanza.

Troppi lavoratori poveri

Tra finte partite IVA che in realtà sono soltanto lavoratori dipendenti sfruttati e mai assunti e camerieri ed operai che percepiscono un salario da fame, l’Italia è veramente la terra del lavoro povero. Gli osservatori sulle nuove povertà come ad esempio la Caritas mettono in luce dolorosamente come tantissimi degli italiani che si mettono in coda tutti i giorni per avere cibo e aiuto sono in realtà dei lavoratori che lavorano anche tanto. Il mito del libero mercato capace di autoregolarsi e di fare il bene di tutti sta dimostrando clamorosamente di essere una frottola colossale.

Il mito del libero mercato

Il libero mercato fa l’interesse degli imprenditori che riescono ad ottimizzare i costi e massimizzare i profitti.

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In un paese con un mercato del lavoro selvaggio come l’Italia nel quale qualsiasi tutela per il lavoratore è ormai svanita da tempo, questo significa che i lavoratori possono essere tranquillamente sfruttati come schiavi e che nessuno avrà mai il coraggio di ribellarsi. Ma gli italiani non provano rabbia per questa situazione? Per ora a prevalere sembra essere lo sconforto che si esprime tramite i social network sui quali i ragazzi raccontano degli stipendi spaventosamente bassi che percepiscono sotto la minaccia di essere continuamente cacciati via e dei turni infiniti.

Troppi sfruttati

La politica parla di salario minimo e di aumento delle buste paga. Ma questi discorsi non servono assolutamente a niente per quello che riguarda le finte partite IVA o l’immensa massa dei lavoratori in nero o in grigio. Non esiste nessuna tutela per tutti questi italiani che ormai da tempo vivono in povertà e che cercano semplicemente di tirare avanti come possono. Ma con l’arrivo dell’alta inflazione e con il temuto arrivo della recessione questi milioni di Italiani potrebbero stufarsi di questa situazione senza via d’uscita e mostrare diversamente alla loro rabbia. Non sorprende che un guru di Wall Street come Ray Dalio abbia recentemente messo in guardia in un’intervista su Repubblica dallo scoppio addirittura di possibili guerre civili a causa delle forti tensioni sociali in atto.

 

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