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In Italia manca la redistribuzione della ricchezza ed il divario sociale diventa destabilizzante

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Salvatore Dimaggio

In Italia non esistono realmente politiche di redistribuzione della ricchezza e di contrasto della povertà.

E’ questo quello che emerge dagli studi portati avanti dai più prestigiosi osservatori italiani sulla povertà.

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I numeri sono veramente impressionanti: dal 2005 ad oggi i poveri sono triplicati e addirittura una famiglia su 12 vive in condizioni di povertà assoluta.

Troppa povertà che rischia di esplodere

I poveri assoluti in Italia sono 5,6 milioni e questo secondo molti economisti e sociologi rappresenta una vera e propria bomba sociale.

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In Italia non ci sono politiche di redistribuzione della ricchezza e così la società sembra essere divisa quasi in caste. Chi viene da una famiglia poco abbiente praticamente non ha le possibilità di studiare e di avere un vero e proprio riscatto sociale. I numeri purtroppo sono molto chiari. Le famiglie in difficoltà sono sempre di più e non riescono a colmare il divario sociale. Anzi da quando c’è stata la pandemia di covid e poi anche l’inflazione il divario sociale è cresciuto molto.

Manca la redistribuzione

Anche il recente decreto di aiuti bis di agosto non è andato assolutamente in una direzione redistributiva, ma ha fornito aiuti sostanzialmente proprio alle categorie più tutelate. Un altro allarme relativo alla redistribuzione della ricchezza è proprio la fine del reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza ha subito tante polemiche ma era comunque sia uno strumento per mettere denaro in tasca ai più poveri.

Povertà in aumento e tensioni

Se la situazione della povertà in Italia dovesse peggiorare e questo è concretamente possibile con l’arrivo della recessione, questo potrebbe portare addirittura dei disordini sociali. Infatti la mancanza di politiche redistributive così come la mancanza di politiche di contrasto della povertà rappresenta sicuramente un grave elemento di destabilizzazione del nostro paese. Nel nostro paese che finisce in condizioni di povertà sostanzialmente non ha nessun vero aiuto e questo rende la società più disgregata e più problematica. Anche il reddito di solidarietà proposto da Giorgia Meloni appare uno strumento molto scialbo perché si potrà ricevere soltanto per 12 mesi al massimo.

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