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Le borse si riprendono ma tanti economisti lanciano l’allarme: può essere un’illusione

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Salvatore Dimaggio

Le borse mondiali segnano andamenti molto positivi e il nervosismo cominciato con la guerra in Ucraina e con l’aumento dei tassi da parte delle banche centrali sembra essere archiviato.

Dai grafici e dei numeri emerge chiaramente come il periodo di forte tensione ma anche di flessione netta seguito alla guerra in Ucraina, sembra ormai un lontano ricordo.

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Ma in questo periodo è stato soprattutto l’aumento dei tassi da parte delle banche centrali a far temere delle forti flessioni in borsa.

Troppe minacce sulla borsa

Le tensioni effettivamente non sono mancate e la volatilità in questo periodo è stata altissima.

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Tuttavia adesso sia sulla Borsa degli Stati Uniti che sui mercati europei sembra essere tornato il sereno. Eppure secondo molti economisti tutta questa tranquillità potrebbe soltanto essere un’illusione. Vediamo quali minacce ci sono in agguato. Innanzitutto c’è il problema della recessione. Il mondo potrebbe presto finire in recessione e tanti affidabili indicatori economici dicono proprio questo. La recessione sarebbe una vera e propria stangata per l’economia e di conseguenza anche i mercati azionari non potrebbero non risentirne. Ma ciò che da molti viene anche temuto è una vera e propria bolla immobiliare.

Bolla immobiliare e recessione

Infatti con l’aumento dei tassi voluto dalle banche centrali i mutui diventano molto meno convenienti. I numeri già ci dicono che la ricca industria dei mutui americani già sta dando fortissimi segni di rallentamento ma è anche l’inflazione ad essere una fortissima minaccia sull’economia mondiale. Infatti l’inflazione non solo stanga le famiglie e le costringe a consumare di meno ma rende anche molto più costoso produrre. Quindi l’inflazione può essere una doppia stangata dal punto di vista economico e anche in questo caso le borse non potrebbero non risentirne. Ma una minaccia realmente concreta è quella del cambiamento climatico. Se fino a qualche anno fa il cambiamento climatico poteva ancora apparire un discorso astratto e privo di forti ricadute economiche oggi ci rendiamo conto che produrre generi alimentari diventa sempre più difficile in tutto il mondo.

Carestia globale e cibo

Infatti la forte inflazione sul cibo non è dovuta soltanto alla generale spirale inflazionistica ma è dovuta anche e soprattutto alla forte difficoltà a produrre cibo a causa dei cambiamenti climatici. Produrre cibo diventa sempre più difficile in tutto il mondo e anche in Italia tanti allevatori e tanti agricoltori ormai stanno lavorando in perdita. La siccità e il costo esagerato delle materie prime dell’agricoltura e dell’allevamento stanno rendendo la vita sempre più difficile in questo comparto. Dunque anche se oggi i numeri della borsa sembrano positivi le minacce non mancano.

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