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Fisco e carte di credito: la mazzata è fortissima, come evitare di restare a zero “atroce”

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Maria Sole Bosaia

Se il Fisco vuole portarci via ogni cosa bisogna giocare d’astuzia, esiste un metodo perfettamente legale per eluderlo.

I tempi sono difficili un po’ per tutti a causa dell’inflazione. Molte famiglie si trovano in difficoltà per quanto riguarda la sopravvivenza quotidiana. Oltre a tutti questi problemi qualcuno può essere “perseguitato”, a ragione o torto, dal Fisco. Quali che siano i motivi non è certo una bella situazione, ma cosa si può fare per non restare senza nemmeno un soldo?

carta di credito e Fisco
carta di credito e Fisco – ILoveTrading.it

Il Fisco può effettuare un pignoramento per saldare un debito rivalendosi su quanto si ha sul conto corrente e sugli immobili. Prima di arrivare a questo, però, c’è il fermo amministrativo in cui si può bloccare un veicolo per recuperare i debiti. Chi contravviene a questa imposizione rischia una multa molto salata. Esiste anche la cessione del quinto che consiste nel prelevamento di un quinto dello stipendio di chi deve del denaro.

Insomma essere debitori non è uno scherzo. Come accennato non tutti chiedono prestiti in malafede, ma perché c’è la crisi, perché magari si perde il lavoro, eccetera. Un altro fattore che può farci precipitare in un contesto poco piacevole è la carta di credito. Esiste una differenza con la carta di debito che ha limiti giornalieri e mensili e la carta di credito. Con quella di credito bisogna fare attenzione affinché le spese non superino il saldo disponibile e ci si trovi impossibilitati a pagare la somma.

Si sa poi che il Fisco è implacabile nel suo agire, ma cosa può fare un comune mortale per non essere schiacciato e non “restare in mutande”?

Fisco: il trucco per “evitarlo” è più facile del previsto

Per chi ancora non lo sapesse al mondo esistono carte che non necessitano di un IBAN per poter funzionare. Vengono ricaricate allo sportello o con un conto online. Queste sono le carte che il Fisco non può pignorare perché sono ritenute usa e getta, vengono adoperate per piccole spese e su di esse nessuno caricherebbe lo stipendio. In effetti non sarebbe cosa facile farsi accreditare lo stipendio perché senza IBAN non si possono ricevere bonifici.

postepay e DIsco
Postepay per evitare Fisco-ILoveTrading.it

Le ricaricabili a disposizione sono diverse, il loro vantaggio è che il credito presente non è detratto da un conto corrente, ma è proprio quello “caricato” sulla carta. La banche offrono questo tipo di servizio, ma si possono trovare anche in tabaccheria. Tra le più note c’è la Postepay che non ha costi annuali, può essere attivata con 5 Euro e consente di fare prelievi presso gli ATM Postamat e bancari.

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