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Dichiarazione dei redditi: nuove sanzioni e termini | Cosa rischia chi sbaglia questa volta

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Valentina Giungati

La dichiarazione dei redditi è obbligatoria e deve essere compilata correttamente e in modo veritiero, per omissioni, errori o mancato invio sono previste sanzioni.

Un documento che attesta il quadro finanziario personale, da presentare una volta l’anno per tutti gli importi in entrata ma anche in uscita. Un modo per fotografare perfettamente la condizione economica ai fini della tassazione.

Dichiarazione redditi
Dichiarazione redditi sanzioni (Ilovetrading)

Nonostante tutto però c’è chi omette di compilare questo documento che, salvo casi specifici, risulta necessario per tutti. La dichiarazione dei redditi si presenta una volta l’anno, si può fare mediante CAF e patronati abilitati con tutte le documentazioni utili ad attestare la situazione economica personale e con tutti i documenti delle spese che si vogliono scaricare.

Si possono usare due diversi modelli, uno 730 ovvero quello classico che è o di tipo ordinario oppure precompilato in base alla propria condizione reddituale (ad esempio chi ha un solo reddito può usare tranquillamente quello precompilato), oppure il modello Redditi che viene utilizzato da lavoratori autonomi e professionisti.

Non presenti la dichiarazione dei redditi? Ecco cosa rischi

La dichiarazione dei redditi è importante perché permette spesso anche di recuperare dei soldi quindi non è solo un modo per tassare i cittadini, ad esempio le spese mediche sostenute si possono scaricare, le spese di istruzione dei figli, le attività sportive dei minori, il costo degli abbonamenti ai mezzi pubblici insieme a tantissimi altri dettagli come i bonus per lavori edili o acquisto mobili.

730 cosa si rischia se non lo presenti
Dichiarazione dei redditi, i rischi (Ilovetrading)

Attraverso questo strumento si fa quindi un bilanciamento delle entrate e delle uscite e può esserci un credito o un debito da saldare. Solitamente per i lavoratori dipendenti che hanno delle spese non c’è tassazione da pagare ma somme da ricevere. La data viene sempre fissata con un termine di scadenza ufficiale comunicato dall’INPS, il contribuente ha oltre questo termine ulteriori 90 giorni prima di essere multato per la mancata regolarizzazione della propria posizione. In caso di omissione si parla di evasione vera e propria se i redditi sono superiori ai 50 mila euro.

Va ricordato inoltre che la situazione, in queste condizioni, cade anche nel penale. La sanzione non è fissa ed è dal 120% al 240% delle somme dovute e comunque non meno di 250 euro. Qualora invece non venga presentata ma comunque non erano dovute imposte allora si rischia solo la sanzione che è tra i 250 e i 1000 euro. Quando l’omissione riguarda le imposte oltre i 50 mila euro allora scatta il penale e si parla di imposta inevasa. Con il nuovo Decreto Fiscale è punibile anche con la reclusione da un minimo di un anno e sei mesi ad un massimo di quattro anni.

Quindi è importante ogni anno presentare sempre la dichiarazione dei redditi entro i termini stabiliti per non incorrere nel pagamento di sanzioni o situazioni ben più gravose sul piano personale.

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