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Pensioni: nuovo aumento del 6,2%, tutti festeggiano il giusto aiuto dello Stato

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Samanta Airoldi

Ottime notizie sul fronte delle pensioni: a breve arriveranno aumenti importanti. Vediamo nel dettaglio di quanto cresceranno gli assegni.

Pensionati di tutta Italia rallegratevi: con il Governo Meloni è arrivata la tanto attesa rivalutazione delle pensioni. I tanto sospirati aumenti arriveranno a breve. In questo articolo vi sveliamo di quanto cresceranno i vostri assegni.

Pensioni, aumenti in arrivo
A breve aumenteranno le pensioni – ilovetrading.it

Come aumenteranno gli stipendi grazie all’abbassamento delle aliquote Irpef, è giusto fare qualcosa anche per le pensioni.  Gli anziani che non riescono ad arrivare a fine mese sono sempre di più. Per questo il Governo Meloni ha deciso di procedere con la rivalutazione degli assegni previdenziali e ha inserito le prime stime sulla rivalutazione delle pensioni all’interno del Documento di Economia e Finanza (Def).

Pertanto a partire da gennaio 2024 finalmente i pensionati vedranno il loro assegno crescere. L’aumento delle pensioni è legato a due fattori: l’inflazione e il costo della vita denotato dall’ISTAT. In pratica l’Esecutivo di Centrodestra ha deciso di adeguare gli assegni pensionistici alla nuova situazione di carovita che si è creata.

Pensioni, ecco di quanto aumenteranno

Ma passiamo alla parte saliente: aumenti sì ma di quanto? Secondo le previsioni contenute nel Def, a partire dal 1° gennaio 2024 le pensioni dovrebbero aumentare del 5,4%, al quale si aggiungerà lo 0,8% arretrato di quest’anno per una rivalutazione complessiva stimata per il 6,2%.

Di quanto aumenteranno le pensioni
Ecco di quanto aumenteranno le pensioni – ilovetrading.it

La rivalutazione non sarà la stessa per tutti i pensionati ma varierà a seconda dell’importo dell’assegno che si percepisce. Nello specifico la rivalutazione delle pensioni avverrà secondo le seguenti percentuali:

  • 85% per gli assegni tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo;
  • 53% per gli assegni tra le 5 e le 6 volte il trattamento minimo;
  • 47% per gli assegni tra le 6 e le 8 volte il trattamento minimo;
  • 37% per gli assegni tra le 8 e le 10 volte il trattamento minimo;
  • 32% per gli assegni superiori alle 10 volte il trattamento minimo.

Tradotto in cifre la situazione sarà questa:

  • un assegno da 1.000 euro aumenterà di 54 euro al mese;
  • un assegno da 1.500 aumenterà di 81 euro al mese;
  • per chi prende un assegno da 2.000 euro l’aumento sarà pari a108 euro al mese;
  • infine chi percepisce una pensione di 2500 euro, vedrà l’assegno aumentare di 114,75 euro.

Questi aumenti, ovviamente, comporteranno una spesa aggiuntiva per le casse statali, stimata a 318 miliardi di euro per il 2023, e 340,7 miliardi per il 2024. Non pochi considerando che questi soldi vanno ad aggiungersi verso a tutti quelli stanziati per i vari bonus che sono stati riconfermati. Restando in tema di pensioni è ancora aperta la discussione riguardo a Quota 41. Nell’ottica di accelerare il superamento della legge Fornero,  inizialmente si pensava a una possibile proroga di Quota 41. Ma non ci sarebbero abbastanza risorse economiche. Per questo al momento pare più plausibile la conferma di Quota 103 per tutto il 2024. Con questa misura è possibile andare in pensione a 62 anni di età e con 41 di contributi.

 

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