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Prelevi al bancomat e ti controlla il fisco: ecco perché e a cosa devi stare attento

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Daniele Orlandi

L’utilizzo del Bancomat è sempre esente da controlli o il fisco potrebbe avviarne uno? C’è un’operazione alla quale occorre prestare una certa attenzione. Vi spieghiamo il motivo

Versare soldi sul proprio conto corrente o prelevarli da esso non porta, solitamente, all’avvio di accertamenti da parte del Fisco. Ma siamo sicuri che sia sempre così? Ci sono alcuni dettagli che è bene considerare e che sono collegati, in particolare, alla quantità di denaro prelevato o versato. In Italia esistono infatti i cosiddetti massimali: il più importante è quello legato al pagamento in contanti, che ammonta a 5000 euro, come stabilito dall’attuale governo Meloni.

Prelievi e depositi al bancomat, quando si rischia il controllo
L’agenzia delle entrate può avviare accertamenti in caso di prelievo al bancomat? (Ilovetrading.it)

Ma quando anziché spenderli si decide di depositarli sul conto esistono dei limiti che occorre rispettare in merito alla somma massima? Il deposito dei contanti può avvenire in due distinte modalità ovvero presso un Bancomat oppure allo sportello dell’istituto bancario. Nel secondo caso occorre recarsi fisicamente in filiale con il denaro contante con sé e consegnarlo all’operatore il quale andrà ad occuparsi del versamento. Il tutto previa compilazione di un modulo contenente i vostri dati e l’importo da versare insieme, ovviamente, alla firma.

Controlli del Fisco in caso di prelievi e depositi al Bancomat? Ecco quando può accadere

L’operazione è molto semplice ed in pochi minuti l’intero importo sarà disponibile sul conto e prelevabile all’occorrenza. Inoltre il ‘faccia a faccia’ con l’impiegato della banca vi consentirà di trovare subito una risposta ad eventuali dubbi. Ma non solo perché si occuperà anche di verificare che le banconote siano effettivamente autentiche prima di depositarle. La limitazione in questo caso è legata al fatto che occorre recarsi in banca nel solo orario di apertura oltre al rischio di dover attendere in coda per diversi minuti e, in ultimo, il servizio di deposito potrebbe essere oggetto di una commissione. Si tratta del metodo più indicato per il deposito di grandi somme di denaro.

Importo mensile in versamento o deposito che fa scattare la segnalazione banca-fisco
Il limite mensile che potrebbe far scattare un controllo del fisco (Ilovetrading.it / Fonte Ansa)

L’altra forma di versamento è più immediata perché, recandosi presso un ATM sarà possibile inserire le banconote direttamente al suo interno riducendo la parte burocratica dell’operazione. Si tratta di un metodo flessibile anche dal punto di vista degli orari e l’operazione è istantanea, oltre che, nella maggior parte dei casi, gratuita. Occorre però che la carta bancomat sia stata preventivamente abilitata per la funzionalità di deposito. Si tratta del metodo più indicato per il deposito di piccole somme di denaro.

Quando può scattare l’accertamento

Ad oggi non vi sono specifiche norme che impongano dei limiti ai versamenti effettuati presso gli istituti bancari o gli sportelli automatici. Ma ciò non elimina del tutto il rischio di verifiche e controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questo può infatti accadere qualora vi siano transazioni superiori a 10mila euro nell’arco di un mese: in tale situazione la banca deve infatti presentare una segnalazione all’Agenzia delle Entrate e la somma riguarda anche i depositi e non soltanto i prelievi. Potrebbe dunque essere avviata un’indagine per accertare la provenienza del denaro.

Infine una ulteriore segnalazione: anche nel caso in cui l’importo venga suddiviso in piccoli versamenti di valore ridotto verrà generato un report e dunque potrebbe scattare il controllo.

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