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Si chiama Fringe Benefit e per le famiglie italiane significa un accredito di 3.000 euro | La guida

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Elena Arrisico

I Fringe Benefit sono compensi rivolti ai lavoratori dipendenti. Questi hanno aspetti positivi e vantaggi anche per i datori di lavoro.

I Fringe Benefit non sono altro che dei compensi che vengono erogati attraverso beni e servizi a favore di chi lavora. In poche parole, si tratta di un emolumento retributivo che viene corrisposto a determinati gruppi di lavoratori dipendenti che ne possono, quindi, usufruire.

Fringe Benefit
I Fringe Benefit sono rivolti ai lavoratori dipendenti – ilovetrading.it

L’ultimo Decreto Lavoro – dell’1 maggio 2023 – ha aumentato la soglia dei Fringe Benefit, fino a giungere alla cifra di 3mila euro (ma non per tutti). Scopriamo di più in merito.

Fringe Benefit: 3mila euro ai dipendenti con figli a carico

Ha provocato parecchie polemiche il fatto che il nuovo Decreto Lavoro del Governo Meloni stabilisce un tetto di 3mila euro per quanto riguarda i Fringe Benefit, ma rivolti soltanto ai dipendenti con figli a carico. Secondo alcuni, infatti, questo causerebbe una disparità tra lavoratori che hanno figli e quelli che non li hanno.

Chi non ha figli potrà ottenere soltanto l’esenzione per beni e servizi – che vengono stabiliti dal datore di lavoro – con una soglia annuale di 258,23 euro ed escludendo le bollette.

Fringe Benefit e lavoratori
I Fringe Benefit sono vantaggiosi anche per le aziende – ilovetrading.it

Come già detto, i Fringe Benefit sono delle retribuzioni che avvengono sotto forma di beni o servizi che l’azienda può decidere di “donare” ai propri lavoratori dipendenti. Si tratta, dunque, comunque di Fringe Benefit che interessano i titolari dei redditi da lavoro dipendente.

Ad ogni modo, non esiste un obbligo di erogazione dei Fringe Benefit per il datore di lavoro, ma si tratta di una decisione che dovrà comunque prendere autonomamente l’azienda. Questi benefit dovrebbero poter essere sfruttati anche come buoni per la spesa o per la benzina, ma non rientrano nella categoria quelle spese che riguardano la scuola: ad esempio, il pagamento della retta, i libri scolastici o i viaggi di istruzione.

Per quanto concerne l’erogazione dei Fringe Benefit per i lavoratori che hanno figli a carico, il datore di lavoro non dovrà fare alcuna verifica circa la presenza effettiva della prole. Il lavoratore dovrà, infatti, compilare una dichiarazione inerente i requisiti necessari posseduti per poterne beneficiare. Dovrà, quindi, inserire il codice fiscale dei figli.

Da precisare, inoltre, che i Fringe Benefit e la loro erogazione risultano positivi anche per l’azienda. Questi, infatti, permettono sicuramente di motivare al meglio i dipendenti e si tratta di una misura, comunque, detassata.

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