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Devi per forza fare 100.000€ di ritrutturazione obbligatoria alla tua casa con la Direttiva UE

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Floriana Vitiello

Secondo le nuove direttive impartite dall’Unione Europea, devi per forza fare 100.000 euro di ristrutturazione obbligatoria alla tua casa.

A marzo 2023, il Parlamento Europeo ha approvato quella che tutti conosciamo come Direttiva casa green. Si tratta di un testo che prevede la ristrutturazione degli immobili europei con lo scopo di renderli più sostenibili.

Ristrutturazione obbligatoria: di cosa si tratta
Ristrutturazione obbligatoria – Ilovetrading.it

Il processo di transizione ecologica è ormai avviato. In Europa, sono stati messi a disposizione milioni e milioni di fondi per incentivare aziende e privati ad assumere scelte più ecosostenibili, in tutti i settori.

Per questo motivo si è deciso di erogare una serie di bonus edilizi con lo scopo di favorire le ristrutturazioni finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili. Inoltre, è prevista anche un’importante detrazione fiscale in favore di coloro che decidono di installare un impianto fotovoltaico sul tetto, sul terrazzo o sul balcone di casa.

Tutti questi incentivi non sono sufficienti, per questo motivo il Parlamento Europeo, il 14 marzo, ha deciso di approvare un testo di legge che prevede la ristrutturazione degli immobili con lo scopo di renderli più sostenibili dal punto di vista ambientale. Scopriamo di cosa si tratta e quali sono gli obblighi a cui andranno incontro i cittadini italiani.

Ristrutturazione obbligatoria: tutto quello che devi sapere sulle nuove direttive UE

Le direttive relative alle case green prevedono che tutti gli edifici di nuova costruzione siano dotati di impianti che producono energia elettrica da fonti rinnovabili. Lo scopo è quello di creare delle abitazioni a zero emissioni a partire dal 2028.

Ristrutturazione obbligatoria: quali sono gli obblighi
Obbligo ristrutturazione edilizia – Ilovetrading.it

Inoltre, le direttive hanno disposto per gli edifici residenziali l’obbligo di ristrutturazione per rientrare almeno nella classe energetica E entro il 2030. Poi è previsto un ulteriore salto di classe (D) entro il 2033. Per gli edifici non residenziali e pubblici, invece, i tempi per effettuare le ristrutturazioni volti al miglioramento della classe energetica sono ridotti di tre anni: bisogna rientrare nella classe E entro il 2027 e nella classe D entro il 2030.

Il patrimonio immobiliare italiano appartiene per il 74% ha una classe energetica E, F o G. Si tratta di circa 11 milioni di abitazioni che, al momento, risultano al di sotto dei parametri imposti dalla direttiva. In ogni caso, la direttiva sopracitata, in Italia diventerà operativa a partire dal 2025. Gli immobili che non asseconderanno le direttive UE perderanno l’attuale valore di mercato, se non vengono ristrutturati. Per evitare di farsi trovare impreparati è bene intervenire installando impianti solari e migliorando l’efficacia energetica tramite l’isolamento termico.

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