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Dichiarazione dei redditi, cosa succede se c’è l’omessa presentazione: in un caso è reato

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Daniele Orlandi

Come comportarsi in caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e soprattutto che cosa si rischia? La legge è molto chiara a tal proposito

Una domanda che in tanti si pongono di frequente, tanto più nel periodo di compilazione ed invio del 730 è che cosa comporti l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. E a che cosa si vada incontro dal punto di vista normativo e legale. La legge a tal proposito è molto chiaro e specifica anche in quale caso specifico questo possa costituire un reato.

Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, quando è reato
Come comportarsi in caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi (ilovetrading.it / fonte ansa)

Spiegando anche se sia possibile chiedere il patteggiamento senza pagare il debito tributario e a tal proposito si è espressa anche la Corte di Cassazione con una recente sentenza, la numero 31024 dl 2023, fornendo una serie di chiarimenti in merito.

Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, quando è reato?

Anzitutto occorre sottolineare che solo nel caso in cui l’imposta evasa superi i 100mila euro e i redditi non dichiarati superino i 2 milioni di euro o comunque il 10% del totale, l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi costituirà un reato. Al di sotto di queste cifre invece la mancata presentazione comporta sanzioni tributarie di carattere amministrativo.

Entrando nel merito del reato, la Corte di Cassazione ha spiegato che non è necessario effettuare il pagamento integrale del debito per l’accesso al patteggiamento: il delitto di omessa dichiarazione, specifica la Cassazione, non è punibile nel caso in cui il pagamento integrale avvenga entro “il termine della presentazione della dichiarazione relativa al periodo di imposta successivo”.

Quando il patteggiamento è possibile senza estinguere il debito tributario
che cosa si rischia in caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi (ilovetrading.it / fonte ansa)

Oppure prime che “il contribuente sia a conoscenza di qualsiasi attività di controllo o accertamento amministrativo o penale”. Dunque se il contribuente paga il dovuto prima della scadenza non sarà punibile e conseguentemente non avrà rilevanza neanche il patteggiamento. Questo come stabilito dalla giurisprudenza consolidata (Cassazione 7415/2021, 10800/2019, 48029/2019).

Quando è possibile il patteggiamento

Esistono poi alcune eccezioni che prevedono che il patteggiamento sia possibile senza estinguere il debito tributario. Effettuare il pagamento del debito tributario prima dell’apertura del dibattimento prevederà la non punibilità per casi specifici quali il mancato versamento di Iva, ritenute ed indebita compensazione dei crediti non spettanti.

Anche nel caso di reati dichiarativi (quelli nei quali il pagamento del debito deve avvenire prima dell’avvio delle attività di controllo), qualora prima dell’inizio dei controlli avvenga il pagamento del debito, sarà possibile il patteggiamento senza dover estinguere il debito tributario. Si tratta di importanti opportunità per i contribuenti che non dovranno affrontare la difficoltà di saldare un debito irrisolto beneficiando comunque del patteggiamento.

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