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Attenzione, se non presenti domanda perdi il Bonus perché non è automatico

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Giacomo Mazzarella

Uno dei Bonus più sfruttati dalle famiglie italiane dal primo marzo ha aperto alle nuove domande. Parliamo del Bonus Asilo Nido e Supporto Domiciliare. Il Bonus è destinato a famiglie con figli che frequentano l’asilo nido.

Nonostante ormai esiste l’Assegno Unico e Universale sui figli a carico, questa agevolazione per chi ha figli che frequentano l’asilo nido è rimasta attiva. Ma nonostante molte famiglie siano in continuità di fruizione, il Bonus non è automatico. Gli interessati sono chiamati ad un nuovo adempimento, oltre a quello che completano ogni mese.

Il Bonus asilo nido, guida agli importi e ai requisiti

Hai un figlio che dallo scorso settembre frequenta l’asilo nido? Oppure hai un figlio che necessita di Supporto Domiciliare come lo scorso anno? Allora puoi continuare a prendere dall’INPS l’agevolazione che hai preso nel 2023. Ma attenzione, se non presenti domanda perdi il Bonus. Infatti, occorre presentare una nuova domanda per il 2024, nonostante ormai siamo a marzo e per tante famiglie è il terzo mese del 2024, di frequenza del figlio al nido. Il Bonus asilo nido è stato confermato anche per il 2024. L’agevolazione, sotto forma di rimborso spesa della retta pagata, riguarda i figli nati, adottati o affidati fino a 3 anni d’età. L’agevolazione è a copertura dell’intera retta pagata, fino ad una soglia massima differenziata in base all’ISEE della famiglia. Nello specifico l’importo massimo del Bonus fruibile è pari a:

  • 270 euro al mese per 11 mesi (3.000 euro annui) con ISEE minorenni fino a 25.000 euro;
  • 227 euro al mese per 11 mesi (2.500 euro annui) con ISEE da 25.001 a 40.000 euro;
  • 136 euro al mese per 11 mesi (1.500 euro annui) per chi ha ISEE più alti.

Attenzione, se non presenti domanda perdi il Bonus perché non è automatico

Per prendere il Bonus ogni mese o a scelta della famiglia, anche raggruppando più mensilità di frequenza, bisogna inviare la ricevuta della retta pagata (o copia bonifico o fattura della struttura). Chi ha preso il Bonus anche nel 2023, sa bene di cosa parliamo. Il problema è che il Bonus è per anno solare. Significa che nonostante una famiglia da settembre ad oggi abbia mandato il figlio al nido, la domanda presentata nel 2023 valeva solo fino a dicembre. Significa che per prendere il Bonus per le mensilità 2024 serve una nuova domanda. E dal primo marzo scorso l’INPS ha avviato la procedura. Quindi sul sito dell’INPS c’è la possibilità di presentare una nuova domanda per tutte le mensilità 2024.

Le famiglie interessate insieme alla presentazione della domanda devono allegare, se le hanno, le ricevute di pagamento dei mesi di gennaio, febbraio e marzo, perché il via alle domande ha effetto retroattivo. Non è possibile allegare la ricevuta di pagamento del mese di gennaio 2024, o febbraio 2024, alla domanda del 2023 che di fatto è accolta e cessata. Ricapitolando, serve presentare nuova istanza altrimenti non si possono prendere i rimborsi per la retta del nido per le mensilità del corrente anno.

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