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Bonus auto e moto: Draghi firma, sorprende e tutti potranno cambiare vettura

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Salvatore Dimaggio

Si parlava da tanto tempo ormai del Bonus auto e finalmente il Presidente del Consiglio ha firmato il decreto.

Questi nuovi bonus auto saranno molto diversi da quelli precedenti e saranno in un certo senso strutturali.

Si tratta di misure molto ampie perché vanno a coprire sia le auto che le moto ma non sono circoscritte soltanto alle elettriche e alle ibride, infatti tante diesel, benzina e GPL con emissioni contenute potranno beneficiare di questo bonus.

Molto diverso dal vecchio bonus: sostenere le aziende

Se vecchio bonus sulle auto puntava sostanzialmente a far passare gli italiani dai motori tradizionali a quelli elettrici, questo punta soprattutto ad aiutare il settore automobilistico in fortissima crisi.

Le immatricolazioni sono sempre meno e questo comparto sta attraversando una crisi nera. Dunque scopo di questo decreto è spingere di italiani a comprare attraverso aiuti sostanziosi. Innanzitutto il governo stanzia 650 milioni di euro l’anno sia per l’anno in corso che per il 2023 che per il 2024. Globalmente parliamo di 8,7 miliardi fino al 2030 in un lungo progetto strutturale che serve a ridare fiato all’industria dell’Automotive che a fatica cerca di andare verso l’elettrico.

Un settore in forte crisi perchè le famiglie non hanno soldi

Un settore in crisi nera quello dell’automobile ma anche un settore che sta scontando molteplici problemi. La crisi di approvvigionamento dei chip rende difficilissimo costruire le auto e d’altra parte le famiglie italiane sempre più povere non hanno voglia di spendere soldi per cambiare la loro automobile. In realtà è proprio questo secondo aspetto ad essere particolarmente pesante. Le famiglie italiane sono strangolate dalle bollette dal costo della benzina e adesso anche dai rincari sul cibo. Di conseguenza è inverosimile che possano pensare a cambiare auto in un momento del genere.

Il bonus da solo non basta: dare danaro ai consumatori in povertà

Proprio per questo si sta tornando a parlare con forza del Reddito di base universale e tanti Italiani lo stanno già chiedendo sull’apposito sito dell’Unione Europea. Infatti il reddito di base può essere richiesto da chiunque on-line. Secondo tanti economisti se non si mettono soldi nelle tasche degli italiani così come degli altri europei, sarà molto difficile che semplici bonus possano riuscire a far ripartire un mercato nel quale giustamente ormai regna la paura e l’incertezza. Proprio Confcommercio ha dato recentemente i numeri di un commercio fermo a causa di povertà e paura.

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