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Bollette dell’energia elettrica, i costi sono un disastro. Perché dobbiamo diffidare delle offerte

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Salvatore DiMaggio

Arriva finalmente il primo monitoraggio dell’autority di settore. I risultati sono sconfortanti. La convenienza latita e la trasparenza anche. Decisamente notizie negative per i consumatori che, lungi dal beneficiare del mercato libero, sono preda di offerte quantomeno opache. Importante capirne di più.

Arera ha monitorato 5.000 proposte sul mercato libero. Le ha analizzate in filigrana e purtroppo ha dovuto confermare i peggiori scenari temuti dalle associazioni consumatori. Il mercato tutelato scomparirà presto. Dal 2023 non esisterà più questo mercato, teoricamente “vecchio” e chiuso alle opportunità della libera concorrenza, almeno questo in teoria…

Era necessario fotografare il sistema del mercato libero e lo ha fatto per la prima volta il “monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas”. Lo firma l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). Esaminando il prezioso rapporto emerge un dato molto poco edificante: per gli italiani i vantaggi della libera concorrenza si rivelano essere un mito. Nella realtà sulle cinquemila offerte esaminate. Vediamole nel dettaglio. Addirittura il 90,18% di offerte relative al gas nel mercato libero sono sconvenienti rispetto al mercato tutelato. Davvero incredibile che la selava di offerte roboanti e promesse di prezzi stracciati da cui siamo invasi, si riveli essere una frottola di tali proporzioni.

Un sistema che non funziona

Sul fronte dell’energia elettrica andiamo ancora peggio. In questo caso le offerte più onerose rispetto alle controparti a maggior tutela sono addirittura il 95,28%. Come può reggere un sistema così dannoso per le tasche degli utenti? La verità è che il mercato libero, solo in teoria consente una comparazione onesta e lineare dei costi. Nella realtà le cose sono diverse.

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Chi esce dal mercato libero, quasi mai fa un confronto tra le varie offerte, semplicemente viene contattato da venditori, di persona o al telefono, che magnificano in ogni modo il risparmio di una particolare offerta.

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Non sorprende che le associazioni a tutela dei consumatori chiedano la sopravvivenza del mercato tutelato e che invochino strumenti che scoraggino le pratiche ingannevoli, così diffuse

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