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Evergrande: forse la nuova Lehman Brothers. La bolla immobiliare fa paura

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Salvatore Dimaggio

Il ruggente dragone cinese comincia a scricchiolare. Evergrande è il secondo più grande sviluppatore immobiliare della Cina ed è un gruppo che possiede tutto e di tutto.

Alcuni articoli occidentali lo stanno dipingendo come una sorta di grandissima impresa edile ma è un gruppo davvero potente e diversificato anche se focalizzato sull’immobiliare. Oggi è schiacciato da un debito colossale 305 miliardi. Una situazione potenzialmente esplosiva per la Cina. Ma è giusto connetterla a due altri fatti. Il primo è il colosso dell’ecomerce Gearbest (tanti anche in Italia i suoi clienti) che da giorni ha il suo sito offline. Non si sa perchè ma ormai più nessuno crede al disguido tecnico. Girano voci incontrollate.

Voci incontrollate e la bolla fa paura

Forse la corporation che lo possiede e fallita. Voci incontrollate, chiaro? Non c’è nulla di ufficiale. Nulla di chiaro. Alcuni analisti temono che il dragone stia cominciando a scricchiolare e che questi siano solo i primi scricchiolii. Ma forse il caso Evergrande è da ricollegare a quella temutissima bolla immobiliare contro la quale pochi ma buoni stanno mettendo in guardia. La BCE molto timidamente ogni tanto ricorda il problema e da ultimo Bullard della Fed ha detto che si sta sottovalutando pesantemente questo enorme problema. Bullard ha detto che teme lo scoppio della bolla e pregava la sua Fed di iniziare immediatamente col tapering. E se lo scoppio fosse partito proprio da Evergrande? E se quei valori dell’immobiliari disallineati dalla realtà avessero iniziato a manifestare la loro fragilità dal gigante asiatico? 

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Oggi nessuno può dire se Evergrande può essere il too big to fail asiatico immolato dallo scoppio di una nuova bolla immobiliare o semplicemente un grosso problema circoscritto alla Cina.

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Certo è che chi ci sta mettendo in guardia anche autorevolmente dalla bolla, viene pesantemente ignorato e questo non è molto lungimirante. 

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