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Rivoluzione: il 62% degli investitori istituzionali debutterà su Bitcoin entro l’anno

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Salvatore Dimaggio

È una notizia sensazionale e cambia completamente la prospettiva sulla regina delle criptovalute: vediamo che sta succedendo.

Nickel Digital Asset Management ha realizzato uno studio che sposta di molto i termini della questione. Un sondaggio pubblicato martedì è andato ad indagare la volontà di 50 gestori patrimoniali e 50 investitori istituzionali di vari paesi del mondo. Il risultato di questo sondaggio è quantomeno sorprendente. Infatti ben il 62% di quelli che avevano zero esposizione su Bitcoin inizierà ad investire sulla popolare criptovaluta. Questo risultato ci dice tante cose. Innanzitutto si dice che le criptovalute stanno cambiando molto nella loro ricezione e percezione. Si tratta di una forma di investimento che ormai ben pochi percepiscono come esotica o bizzarra e che al contrario, quasi tutti ormai percepiscono come un valore come gli altri. Questo sondaggio è importante perché addirittura il 34% di tutti gli intervistati ritiene che il Bitcoin sia un buon strumento per proteggersi dall’inflazione.

La percezione è cambiata molto

Che una percentuale così alta di investitori istituzionali consideri la regina delle criptovalute come un buon scudo nei confronti dell’inflazione dice tanto. Siamo entrati in un periodo fortemente connotato dall’inflazione e di conseguenza un tale apprezzamento del Bitcoin sul fronte inflazionistico vale davvero tanto. E poi non dobbiamo neppure negare la forza dell’effetto gregge. E’ chiaro ed evidente che mano a mano che i fondi e gli investitori istituzionali investono su Bitcoin, sempre di nuovi se ne aggiungeranno. Questo perché ogni investitore istituzionale in più che vi investe fa sentire gli altri autorizzati a fare altrettanto. Certamente la percezione delle criptovalute è cambiata moltissimo in questi ultimi anni.

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Non vi è il minimo dubbio che la percezione delle crypto stia cambiando. E’ importante capire però come resisterà nel tempo questo trend.

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tutti da valutare sono poi, gli effetti dei regolamenti delle varie authority sulle crypto.

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