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Mistero Tesla: l’auto più tecnologica è l’unica non colpita dalla crisi dei chip

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Salvatore Dimaggio

La crisi dei microchip sta colpendo con grande intensità il mercato dell’auto. Questa penuria di microcircuitistica in realtà va ad avere conseguenze negative su tantissime tipologie di industrie.

Ma è proprio l’auto il comparto più colpito. Tutti i produttori mondiali denunciano tagli anche drastici alla produzione di auto. Anzi in realtà è stato proprio il settore Automotive quello che in un certo senso ha lanciato l’allarme sull’attuale crisi della supply chain. Questo forte squilibrio tra domanda ed offerta di microchip a molte spiegazioni. Da un lato la ripresa troppo forte dal covid, dall’altro la penuria di materie prime a monte. Aggiungiamoci anche la crisi energetica ed avremo una spiegazione della contrazione dal lato dell’offerta.

Tesla si conferma un titolo forte

Dal lato della domanda i chip sono sempre più richiesti da tantissimi tipi di industrie. Pc, smartphone e tablet sono un comparto in continua crescita e sono anche un comparto che richiede tanti cip. Eppure non può non colpire come l’auto più tecnologica o perlomeno una di quelle a maggiore vocazione tecnologica come Tesla sia l’unica a non patire questa crisi. Infatti Tesla riesce a mettere a segno un raddoppio delle vetture consegnate in un anno. Numeri che per qualsiasi altra azienda sarebbero scioccanti ma che ovviamente hanno una spiegazione nel costo medio piuttosto elevato delle auto Tesla e numero comunque ancora esiguo di vetture prodotte. In un certo senso Tesla forse è più assimilabile ad un’azienda di computer che ad una di automobili. Tuttavia anche al di là di queste considerazioni il dato resta notevole e racconta di un’azienda in forte sviluppo.

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Ecco i numeri: 241.000 vetture contro le 227.000 previste dagli analisti. Dunque più del doppio di quelle consegnate lo scorso anno. 

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Ovviamente anche in borsa il titolo vola e convince sempre più gli analisti.

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