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Allarme su Evergrande: spunta anche l’ombra dello schema di Ponzi

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Salvatore Dimaggio

Nelle ricostruzioni giornalistiche che vengono portate avanti dalla stampa internazionale sullo scandalo Evergrande, sta emergendo qualcosa di molto particolare che in un primo tempo nessuno avrebbe sospettato.

Quando è esploso il caso Evergrande in molti si sono chiesti come si sia potuti arrivare ad un debito così colossale pari addirittura a 305 miliardi di dollari senza che nessuna autorità intervenisse a chiedere conto. Ma ormai qualche cosa sembra emergere. Il debito del colossale sviluppatore edilizio cinese era mastodontico da tempo. Tuttavia l’azienda trovava sempre il modo di rifinanziarlo ottenendo danaro liquido a interessi sempre più alti con la scusa di nuovi colossali progetti in cantiere. A quanto pare più il debito cresceva è più l’azienda progettava affari immobiliari in grande stile. Quartiere giganteschi, quasi intere città venivano progettate con grande disinvoltura per attrarre nuovi finanziatori garantendo interessi sempre più allettanti.

Ma quanti altri lo hanno usato?

Delle ricostruzioni che emergono sulla stampa specializzata viene fuori come a chi accettasse di investire in questi colossali progetti, l’azienda offrisse regali piuttosto sorprendenti come borse firmate o addirittura farmaci difficili da trovare in Cina. Alcuni raccontano che i capi ufficio di Evergrande facevano pressioni sulle famiglie dei dipendenti perché finanziassero l’azienda sempre col miraggio ovviamente di lauti ritorni garantiti da qualche nuovo progetto. Nel frattempo anche Fantasia, altro grande player dell’immobiliare finisce nei guai. Insomma che in Cina stia scoppiando la bolla dell’immobiliare ci sono pochi dubbi. Il punto è capire come il governo potrà gestire la cosa e quanto potrà espandersi al resto del mondo. 

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Lo Schema di Ponzi, che in questo caso è solo sospettato, è davvero insidioso poiché può gonfiare il debito in modo esplosivo e bisogna capire se anche altre aziende facessero cose del genere. 

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Più queste pratiche sono state diffuse e più l’immobiliare cinese ora può essere a rischio. 

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