Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Torna il cashback direttamente su WhatsApp

Foto dell'autore

Salvatore Dimaggio

La popolare applicazione di messaggistica vuole diventare punto di riferimento sui pagamenti.

Dopo i tanti scandali che hanno colpito il gruppo Facebook è ora di voltare pagina. Non solo i gruppo di Facebook cambierà nome, ma diversificherà maggiormente le sue attività. WhatsApp l’applicazione di messaggistica più popolare del mondo vuole andare ben oltre la messaggistica anche perchè Telegram ormai la tallona da vicino. Dunque è il caso di sbarcare su nuovi territori. Quello dei pagamenti è certamente il più attraente e WhatsApp vuole diventare un colosso anche dei pagamenti tra utenti. Pensiamoci: questo sistema di messaggistica ha talmente tanti utenti che è il miglior candidato a diventare uno strumento facile e diffuso per spostare denaro. Ci sono tante altre app che già consentono di farlo, ma il problema è che se io desidero pagare una persona devo sperare che già usi la mia stessa app, altrimenti non si può. Ma WhatsApp è così diffuso che ha un vantaggio incalcolabile rispetto a qualsiasi altra app.

WhatsApp con cashback

Infatti in alcuni paesi pilota come India e Brasile già è possibile fare pagamenti via WhatsApp. Ma Facebook (proprietario di WhatsApp) vuole fare le cose in grande e così alcuni esperti hanno notato che negli aggiornamenti della popolare app di messaggistica ci sarebbe tutta una serie di funzioni legate ad un meccanismo di cashback. Analizzando i complessi codici degli aggiornamenti per alcuni paesi diventa evidente come l’azienda si stia preparando ad attrarre i clienti offrendo un bel vantaggio in termini economici. E’ chiaro che offrendo anche un servizio di questo tipo, l’app di messaggistica diventerà uno standard nel mondo dei pagamenti.

Leggi anche: Aumentano le bollette, ma sulla caldaia risparmiamo il 65% senza ISEE col bonus

Non sono ancora noti i tempi per il debutto di questo servizio ma certamente l’azienda non vuole perdere tempo.

Leggi anche: I NFT sono brutti e dozzinali perché non sono arte, ma souvenir

La concorrenza di Telegram è sempre più agguerrita.

Impostazioni privacy