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Manovra: Superbonus, Irpef e pensioni, pioggia di novità.

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Salvatore Dimaggio

E’ arrivata la Manovra Finanziaria adesso c’è finalmente chiarezza su tanti temi che interessano gli italiani.

Partiamo dal Superbonus 110% che viene confermato per 2022 e 2023. Scenderà al 70% il 2024 e sarà ulteriormente ridotto al 65% nel 2025. Aveva fatto molto discutere la questione della mancata estensione a villette e case unifamiliari. Ci sarà anche per questi immobili ma solo fino al 2022 e solo con tetto Isee a 25.000 euro. Il nodo più spinoso riguarda le pensioni. Dopo mille trattative è stata approvata Quota 102. In concreto si va in pensione con 64 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi. Ma ai sindacati tutto questo non piace e minacciano agitazioni. I sindacati sanno bene che questa quota e quella del prossimo anno (probabilmente 104) sono niente altro che un ritorno alla legge Fornero e su questo ci sarà battaglia. Proroga anche di Ape sociale ed opzione donna, come ampiamente previsto.

Irpef

Per il Taglio dell’Irpef vengono stanziati 8 miliardi con lo scopo di ridurre cuneo fiscale, le aliquote marginali effettive e l’Irap. Dunque su queste tasse il governo vuole operare dei tagli anche se nel documento non è stato fissato in che modo questo avverrà. Probabile la revisione di una o più aliquote. Probabile anche che si metta mano al sistema delle detrazioni, ma questo sarà da definire poi. Lo scopo e il taglio del costo del lavoro anche se le autorità internazionali fanno sentire la loro pressione sul governo perchè sia austero dal punto di vista fiscale. Ciò pesa soprattutto sulle pensioni. Il ritorno in un paio d’anni alla Fornero è fortemente caldeggiato dalla UE e dall’OCSE ed il governo è deciso in questo senso.

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Anche se la manovra è definita espansiva dall’esecutivo che rivendica una ripresa effettivamente robusta il senso di spaesamento nel paese a causa della forte disoccupazione e dell’inflazione resta forte.

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Vedremo la risposta dei sindacati attesa in queste ore.

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