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La BCE dice che non c’è inflazione, ma in Lombardia aziende si fermano

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Salvatore Dimaggio

Mentre le banche centrali vivono nel loro mondo senza inflazione, in Lombardia le aziende iniziano a fermarsi.

Zuckerberg dice di voler creare il metaverso, ma dobbiamo dargli una brutta notizia: il metaverso esiste già e ci vivono le banche centrali. Nel metaverso delle banche centrali l’infrazione non esiste. L’energia costa quanto costava qualche mese fa ed anche le materie prime non hanno subito nessun particolare rincaro. Di conseguenza non c’è alcuna forma di inflazione e la politica monetaria può proseguire in modo ultra espansivo senza gonfiare un vero e proprio mostro inflazionistico. Se però lasciamo questo simpatico metaverso e torniamo al nostro universo ci accorgiamo che l’inflazione è così forte che il distretto tessile di Prato rischia di chiudere perché non riesce a far fronte ai costi esplosi dalla sera alla mattina. Scopriamo anche che in Lombardia numerose aziende hanno già deciso di fermarsi. Questo ovviamente sarebbe del tutto privo di senso nel metaverso libero dall’inflazione della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve.

L’inflazione è pericolosamente lasciata senza freni

Tuttavia nel nostro mondo, nel quale le materie prime aumentano tranquillamente del 30, 40% o magari raddoppiano o triplicano, le aziende non potendo lavorare in perdita, sono costretti a fermarsi. Sta succedendo oggi in Lombardia, ma sta succedendo in varie parti del mondo. Qui su I Love Trading stiamo sottolineando in ogni modo la distanza abissale che esiste tra la narrazione delle banche centrali e la realtà drammatica che stanno vivendo tante aziende italiane e non solo. L’assessore Guidesi lancia l’allarme e chiede ad Unione Europea e Governo di intervenire subito. Racconta come in Lombardia alcune aziende hanno già preso la decisione di fermare la produzione. Si dice giustamente preoccupato. L’assessore allo sviluppo economico della Regione Lombardia sottolinea come l’esplosione dei costi di energia e di materie prime stia costringendo tante aziende a fermare una produzione divenuta ormai antieconomica.

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Giustamente lui chiede al governo all’Unione Europea di intervenire. E speriamo davvero che lo facciano.

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Tuttavia finché la retorica delle banche centrali seguirà il dogma secondo il quale l’inflazione non esiste e i tassi possono rimanere a zero questo mostro continuerà a gonfiarsi e le filiere produttive continueranno ad incepparsi.

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