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L’inflazione spaventa i mercati perché non è transitoria

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Salvatore Dimaggio

In questo periodo di Halloween la cosa che in realtà fa più paura è proprio l’inflazione.

Il dubbio amletico che sta scuotendo gli analisti in quest’ultimo paio di mesi è se l’inflazione sia transitoria oppure no. Governi e banche centrali continuano ad insistere sul fatto che sia un fenomeno del tutto transitorio e che quindi non debba spaventare mercati ed analisti più di tanto. Ma ascoltando le aziende e le filiere produttive ci si rende conto che la fiammata sui prezzi è ormai in grado di bloccare o rallentare la produzione di tanti beni o servizi. Numerosi analisti sostengono che l’inflazione durerà nel tempo e che è molto lontana dall’essere un fenomeno transitorio. Se l’inflazione, come molti temono, è un fenomeno duraturo questo significa che avrà il potere di frenare la ripresa ed anche tanto. In realtà già oggi l’inflazione ha cominciato a rallentare la ripresa anche perché sta agendo in concomitanza con la crisi della supply chain.

Un timore diffuso

Ad ogni modo la politica espansiva delle banche centrali non sta facendo niente per frenare questo fenomeno e i mercati ogni giorno di più si rendono conto che siamo entrati in un periodo di inflazione stabile ragion per cui le assicurazioni delle banche centrali hanno sempre meno peso. Tuttavia nelle banche centrali ormai manca il contrappeso offerto dai falchi, di conseguenza un argine a questo fenomeno difficilmente potrà venire dagli istituti centrali. Inoltre un inverno particolarmente rigido potrebbe mettere il turbo a quella inflazione energetica che tanto filo da torcere sta dando alle aziende.

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Ma le aziende ormai cercano risposte perchè sono ferme o lo saranno tra poco e qualcuno deve pur dargliele. Continuare a ripetere il mantra della transitorietà dell’inflazione non risolverà nulla.

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Intanto aziende lombarde si fermano per i costi insostenibili.

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