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Crollo auto: la rabbia del comparto per i mancati aiuti del Governo

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Salvatore Dimaggio

La rabbia della Automotive contro il governo. Vendite crollate, ma per il comparto nessun sostegno.

Il mercato dell’automotive in Europa ha subito un crollo senza precedenti. Un crollo di vendite superiore al 30%. Un dato veramente tremendo che ha varie cause. Da un lato abbiamo sicuramente l’inflazione che spaventa i consumatori e che li induce a risparmiare. Dall’altro c’è la crisi delle materie prime e soprattutto la crisi del mercato dei chip. Come sappiamo la crisi dei chip ha colpito tanti comparti ma in primo luogo colpito proprio quello della Automotive. L’Automotive in realtà soffre in tutto il mondo perché anche in Cina abbiamo un crollo di proporzioni simili. L’UNRAE esprime tutta la sua frustrazione nei confronti del governo che nella manovra dopo aver pensato ampiamente ai bonus per l’edilizia e per altri comparti, incluso quello delle Terme non ha pensato in alcun modo ad un sostegno per un settore assolutamente strategico e che sta versando in una crisi profonda ed inaspettata. I crolli delle immatricolazioni disegnano una crisi del settore davvero imponente e che può avere ricadute sistemiche.

Mancanza di sostegni

Tuttavia si lamenta un assoluto disinteresse da parte dell’esecutivo. Ritiene doverose norme a sostegno di questo comparto a partire dal prolungamento dell’ecobonus. Sebbene il comparto auto patisca in modo particolare, si avverte in Europa un rallentamento delle attività produttive in generale. L’inflazione sta rendendo difficile produrre per le aziende. Difatti i rincari delle materie prime sono stati davvero importanti e contemporaneamente hanno anche depresso la domanda. La questione dell’inflazione in Europa è molto grave e rischia secondo molti di far deragliare la ripresa.

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Non pochi ormai lamentano la sostanziale inattività della BCE nei confronti del fenomeno.

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Uno scenario inflazionistico che risulta ormai sempre più marcato e pericoloso.

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