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Borse a terra, spaventate dalla quarta ondata. Si temono crolli

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Salvatore Dimaggio

La quarta ondata di Covid colpisce l’Europa con estrema durezza.

Lockdown e scontri hanno scandito la giornata di ieri. I numeri in Europa si impennano in tutti i paesi e l’incubo di nuovi lockdown diventa sempre più presente. Olanda e Austria sono già in lockdown e i numeri in Germania sono pesantissimi. Gli esperti dicono che la Germania potrebbe finire presto in lockdown. Questo scenario spaventa molto le borse. La produzione è alle prese con i problemi relativi alla supply chain, la catena di approvvigionamento globale di merci e servizi subisce continue interruzioni e ciò rende difficoltoso produrre per le aziende. Dunque le nuove eventuali temute chiusure si inserirebbero in uno scenario produttivo già estremamente problematico. Oltre a tutto ciò c’è anche la questione dell’inflazione a gravare sulla produzione europea e mondiale il rincaro delle materie prime e dell’energia rende difficoltosa la produzione per le aziende. Di conseguenza queste nuove chiusure imposte dal covid potrebbero andare ad impattare su una crescita resa assai fragile da questi problemi.

Tre minacce insieme

I mercati hanno reagito con forte preoccupazione all’impennata del covid perchè consapevoli dei rischi derivanti dai lockdown. Bloccare la produzione in questo momento significherebbe mandare a monte tutto il percorso intrapreso con la ripresa. Ma i numeri sono davvero alti. Gli analisti si chiedono quanto queste tre minacce possano arrivare a bloccare la ripresa. Il rincaro generalizzato dell’energia e delle materie prime mette le aziende in una condizione difficile. O assorbono i rincari erodendo i loro utili, oppure trasferiscono i rincari sull’utente finale. Ma entrambe le scelte sono pesanti da sopportare. Dunque gli analisti cercano di interpretare queste due curve.

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Quelle della probabilità dei lockdown e quelle dell’ inflazione. Ed i mercati reagiscono di conseguenza.

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Le prossime settimane saranno decisive.

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