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Fuga dal bonus casa. Decreto anti-frodi: troppi punti oscuri e pericolosi

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Salvatore Dimaggio

Il bonus casa è stato un vero motore della ripresa italiana: tantissimi ne hanno approfittato.

Soprattutto il Superbonus 110% ed il bonus facciate sono stati ampiamente utilizzati. Ma insieme agli utilizzi leciti di questi bonus sono arrivati anche gli utilizzi truffaldini. E così il governo ha deciso di mettere mano al decreto anti-frodi. Il decreto anti-frodi istituisce due nuovi passaggi per ottenere il bonus. Questi due passaggi sostanzialmente servono a verificare che i costi non siano gonfiati. Ma il problema è che il decreto è stato introdotto frettolosamente, non si capiscono bene tante cose. Non è chiaro il discorso sulle sanzioni, non è chiara la questione della retroattività e non è chiaro nemmeno se queste due certificazioni extra che adesso sono assolutamente obbligatorie, possono essere in qualche modo detraibili.

Troppa confusione

Ci vorranno mesi in realtà perché l’Agenzia delle Entrate fughi tutti questi dubbi, ma nel frattempo la gente ha paura. Ha paura che utilizzando il super bonus o qualsiasi altro bonus casa possa fare qualcosa di illecito oppure possa andare incontro a delle sorprese. Il bonus casa continua ad essere molto desiderato dagli italiani. Ma serpeggia la convinzione che finché non si saranno i chiarimenti dall’agenzia delle entrate, molti preferiranno lasciar perdere. Visto di conformità e asseverazione sono in effetti due strumenti preziosi contro le frodi e i numerosi abusi. Ma manca tutta quella cornice di chiarimenti che possono consentire alla gente di muoversi in sicurezza, evitando illeciti, magari involontari.

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Mettiamoci anche che per tanti bonus minori, queste due documentazioni arrivano ad essere un costo tale da rendere sconveniente lo stesso usufruire del bonus.

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Insomma per ora tanti attendono, si cercano pareri più o meno autorevoli in giro, per capire, ma appunto mancano ancora le risposte dell’Agenzia. Unica fonte certa.

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