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Superbonus 110%: Ag.Entrate cambia il calcolo prevalenza residenziale

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Salvatore Dimaggio

Il Superbonus 110% è un vero e proprio cantiere aperto.

Le varie leggi che si sono susseguite, ma soprattutto i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate lo evolvono e modificano continuamente. Una nuovissima comunicazione dell’Agenzia delle Entrate va a operare un chiarimento assai rilevante. Infatti forse le Entrate ancor più della normativa, vanno a fissare quei paletti ai quali in pratica tutti devono attenersi.  Parliamo della risposta all’interpello numero 10 del 11 gennaio 2022. Questo chiarimento riguarda la prevalenza della funzione residenziale. In particolare l’agenzia interviene sulle modalità di calcolo per poter determinare la sussistenza o meno di questa funzione residenziale. Nel calcolo ai fini del superbonus 110% devono rientrare tutti gli edifici che fanno parte del condominio. Persino il fabbricato caratterizzato da indipendenza funzionale deve essere computato per stabilire se si raggiunga la fatidica soglia del 50%. Dunque davvero nessun fabbricato che faccia parte del condominio o supercondominio deve sfuggire al conteggio. Se non si dovesse raggiungere la soglia del 50%, il bonus sarà una via praticabile unicamente per quelle unità immobiliari effettivamente destinate alle ad un uso abitativo.

Un nuovo principio per il calcolo della funzione residenziale

Il caso sottoposto all’Agenzia delle Entrate era effettivamente piuttosto spinoso perché parlava di un condominio composto da realtà diverse e da edifici diversi. Il contribuente chiedeva all’agenzia come regolarsi ed è così che l’Agenzia delle Entrate ha stabilito questo criterio secondo cui per valutare o meno la prevalenza residenziale si devono considerare tutti gli edifici del condominio, nessuno escluso. Quindi la percentuale del 50% risulta un vero e proprio spartiacque. Se si è al di sotto, il bonus lo potranno avere soltanto i proprietari delle abitazioni. Se si è al di sopra invece non ci saranno preclusioni o problemi.

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Ma una risposta che ancora fa molto discutere è quella che prevede la necessità di almeno tre utenze autonome perchè l’unità immobiliare sia considerata realmente indipendente.

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Una sentenza che ha precluso il Superbonus a tante case al mare che hanno utenze in comune.

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